Quando inizio un nuovo libro, soprattutto se parla di mondi “altri” come nel fantasy e la fantascienza, ho quasi sempre bisogno di qualche capitolo per entrare veramente nella storia. Non nego di aver riletto qualche volta il primo capitolo dopo aver raggiunto circa la metà del libro per capire meglio l’inizio.

Voi riuscite a immergervi immediatamente nell’altro mondo, oppure dovete entrare piano piano? Entrambe le opzioni sono valide, più o meno come fare il bagno al mare e l’acqua è fredda.

  • LordMax
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    fedilink
    22 years ago

    @blu @libri
    Se il libro è scritto bene e l’autore conosce le tecniche di narratologia l’immersione deve essere immediata.

    Se servono capitoli allora significa che o il libro è ‘datato’ (in senso positivo, semplicemente ha più di 70 anni) oppure è scritto senza competenza tecnica.

    • @Bluoltremauri
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      edit-2
      2 years ago

      Giustissimo anche questo. Effettivamente una capacità narrativa scadente si nota sin dalle prime battute.

      Ci sono volte però in cui l’autore sceglie di iniziare la storia da personaggi e luoghi inaspettati, oppure lascia volutamente qualche dettaglio qua e là inizialmente incomprensibile che poi acquisisce significato più avanti. Un approccio che non amo moltissimo, in effetti. Però poi in generale il libro mi piace. L’esempio più recente che mi viene in mente è stato con Il nome del vento di Patrick Rothfuss, che ho amato.

      È a questo che mi riferisco. Rileggere alcuni passaggi già superati col senno di poi.

      Quest’estate invece ho letto il primo libro di Lucky Starr di Asimov, che ha un bel po’ di annetti sulle spalle e l’ho divorato in un paio di giorni invece. 😁

      • LordMax
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        fedilink
        22 years ago

        @Bluoltremauri
        “È a questo che mi riferisco. Rileggere alcuni passaggi già superati col senno di poi.”

        Questo sì, su questo sono d’accordo.
        Quando vai a vanti e ti accorgi che avevi gli elementi e tu lettore non li hai considerati quasi come se ti fossi ‘fregato’ con le tue mani, questo piace anche a me… ed è tecnica oltre che capacità dell’autore