Serve «un approccio antifascista all’intelligenza artificiale», scrive Dan McQuillan nel suo recente volume intitolato “Resisting Ai” (Bristol University Press). Non perché l’Ia sia di per sé fascista, ragiona il docente di Computing sociale e creativo al Goldsmiths College dell’università di Londra, ma in quanto motore di dinamiche congruenti, e in modo strutturale, con politiche fasciste. Lungi dall’essere una mera tecnologia, l’Ia è infatti un “apparato” che somma tecnica, istituzioni e ideologia. E se ne comprendiamo le “operazioni di base”, e le situiamo nell’attuale momento storico, è impossibile ignorare che il cambiamento di paradigma sociale portato dall’Ia «non farà che amplificare politiche di austerity e sviluppi autoritari», si legge nel testo, agile ma durissimo di McQuillan.

(continua)

  • @lovepeacejoy
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    51 year ago

    Per quanto riguarda la possibilità di dare per esempio una carta di credito alle persone con il machine learning si ottiene un’ottima accuratezza previsionale ma una bassa specificità quindi molti falsi positivi, invece per la previsione dei reati si ha una scarsa accuratezza previsionale quindi il modello è da scartare. Al più presto mi occuperò di sussidi…Trovate tutto nel mio libro : https://it.m.wikibooks.org/wiki/Applicazioni_pratiche_di_machine_learning