Il risultato sono dodici canzoni registrate senza troppe sovrastrutture dietro, dal vivo su nastro analogico, in uno studio di Kerwax nella Bretagna in compagnia di una nutrita sezione fiati e coristi. Un disco che gira intorno a ‘Rosita’, pezzo da sedici minuti che racchiude bene tutte le influenze del trio: si sente il southern rock, la Motown, la Stax, il rock’n’roll, il gospel. Leggi…
Sono bravissimi, mi sono sempre piaciuti dal loro primo “Orchards/Lupine”, un vero e proprio discone ancora oggi: https://www.youtube.com/watch?v=Il2KbKtyl_4