Il mensile Il Salvagente pubblicherà il 26 maggio un test su 20 campioni di olio extravergine di oliva (il terzo condotto in otto anni) da cui emerge che più della metà deve essere declassato a semplice olio vergine. Sia chiaro, non ci sono problemi per la salute, perché si tratta di un prodotto di minor valore commerciale che all’assaggio presenta qualche difetto. I campioni comprendono 13 bottiglie firmate da grandi aziende, quattro con il marchio del supermercato e tre con quello dei discount. Tutti gli oli avevano un termine minimo di conservazione omogeneo e non erano in promozione. La prova di degustazione per valutare la presenza di difetti è stata effettuata da due panel ufficiali dell’Agenzia delle Dogane che nel corso di prove separate hanno confermato i giudizi. Il test purtroppo non arriva a conclusioni tranquillizzanti…

L’articolo con le anticipazioni del Fatto Alimentare