Dall’inizio della guerra in Ucraina, gli Stati Uniti hanno inviato diverse squadre specializzate per aiutare i paesi che si sentono vulnerabili agli attacchi informatici russi. Da parte francese, si teme che questi passaggi aprano la strada a più ampie operazioni di spionaggio.

Si tratta di un avvertimento sobrio, ma formulato in modo insistente dal capo del comando di difesa informatica francese (Comcyber), generale Aymeric Bonnemaison. Le operazioni di supporto tecnico effettuate da squadre di soldati americani sulle reti di un numero sempre maggiore di paesi europei, in particolare dall’inizio della guerra in Ucraina, al fine di rintracciare possibili intrusioni russe, “questione” , ha dichiarato questo alto ufficiale francese , giovedì 12 gennaio, in occasione del punto stampa settimanale del Ministero delle Forze Armate.

Un garbato eufemismo del discretissimo capo di Comcyber, che aveva già descritto queste operazioni americane come “relativamente aggressive” durante un’udienza a porte chiuse davanti al Comitato di difesa dell’Assemblea nazionale, nel dicembre 2022, resa pubblica il 4 gennaio. Queste osservazioni vengono a sottolineare le preoccupazioni francesi nei confronti di queste manovre di Washington, in particolare con i paesi del fianco orientale dell’Europa.

Di Elise Vincent su Le monde