PARLARE DI UN CHATGPT MALVAGIO PUÒ FAR DIMENTICARE IL VERO DANNO CHE PROVOCANO TALI TECNOLOGIE

@eticadigitale

…non è interessante che l’unica cosa di cui nessuno parla al momento sia l’impatto ambientale dell’enorme quantità di computer necessaria per addestrare e far funzionare gli LLM? Un mondo che dipende da loro potrebbe essere un bene per gli affari, ma sicuramente sarebbe un male per il pianeta. Forse è quello che aveva in mente Sam Altman, CEO di OpenAI, la società che ha creato ChatGPT, quando ha osservato che** “l’intelligenza artificiale molto probabilmente porterà alla fine del mondo, ma nel frattempo renderà grandi le aziende”**

L’editoriale di John Naughton

Giuseppe Ripa
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317 giorni

@piratepost @eticadigitale
Dipende dall’impatto ambientale dell’energia elettrica necessaria per farli funzionare. E’ la produzione di energia elettrica ad essere malvagia, se ha un impatto ambientale troppo dannoso (pale eoliche e pannelli fotovoltaici inclusi) rispetto all’energia utile prodotta.

Mikkaels
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117 giorni

@piratepost @eticadigitale A parte che i servizi Cloud di Google girano con energie 100% rinnovabili dal 2016, bisogna guardare anche ai benefici che l’impiego delle Intelligenze Artificiali può apportare: se esse riescono a svolgere i compiti in maniera più efficiente di noi umani, il bilancio netto in favore dell’ambiente sarà positivo.
https://cloud.google.com/blog/topics/sustainability/5-years-of-100-percent-renewable-energy

The Pirate Post
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117 giorni

@mikkaels a parte il fatto che abbiamo riportato l’editoriale di John Naughton solo perché è importante dare risalto all’opinione di un profilo intellettuale alto come il suo, noi non siamo assolutamente d’accordo con la sua analisi.
Se #chatgpt (inteso come AI) è il male non lo è perché riscalda troppo, così come un reattore nucleare non è il male se riscalda troppo. ChatGPT è il male perché è insieme dirompente e soggetta a un oligopolio, perché se ne parla per tifoserie, perché se ne sottovalutano gli impatti sul genere umano. Esattamente come per un reattore nucleare.
Tuttavia questo “male” oggi c’è e pertanto va gestito correttamente, va “liberalizzato” (i suoi codici devono essere aperti), ne vanno insegnate le criticità così come le potenzialità, non solo agli specialisti, ma anche ai cittadini.

Infine una nota riguardo l’impatto ambientale dei supercomputer.
Beh, contrariamente a quanto si lasci intendere questo impatto è relativamente basso. Al di là di quello che sottollinei tu rispetto alla componente rinnovabile dei server Google (ma attenzione: spesso si tratta di quote green acquisite), è fuori di dubbio che le architetture centralizzate siano molto molto più efficienti rispetto a quelle distribuite.

Si tratta per altro di uno dei falsi argomenti a favore del fediverso e delle istanze autoospitate: è chiaro che consumano di meno un migliaio di server virtuali dentro la serverfarm di Hetzner di quanto non consumino mille Raspberri PI…

Ma il vantaggio della decentralizzazione non è nell’impatto ambientale, bensì nella libertà, nella resilienza e, per così dire, nella “democraticità” ddella federazione.

Se dovessimo basarci sull’equivalenza impatto ambientale <=> etica/civiltà, allora la situazione più etica e civile, sarebbe questa:

Mikkaels
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017 giorni

@piratepost Boh. Condividete un editoriale senza essere nemmeno d’accordo con la sua analisi… 🤷🏻‍♂️

The Pirate Post
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216 giorni

@mikkaels esattamente: se condividessimo solo ciò su cui siamo d’accordo, non riusciremmo a far conoscere buona parte dei contributi di qualità che circolano sul web.

Mikkaels
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016 giorni

@piratepost Capisco cosa intendete. Personalmente però non riuscirei mai a far circolare opinioni che siano in contrasto con le mie 😁

The Pirate Post
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116 giorni

@mikkaels vabbe’, già è qualcosa… l’importante è che lasci almeno circolare liberamente quelli che le pensano! 🙄

Etica Digitale (Feddit)
!eticadigitale
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