Amber Athey, autrice del libro appena pubblicato “The Snowflakes’ Revolt: How Woke Millennials Hijacked American Media”, sta valutando come la “presa di potere del risveglio liberale” stia influenzando il giornalismo e gli standard giornalistici.

“Il modo in cui questo ceppo di progressismo si avvicina al giornalismo è completamente separato da ciò che tradizionalmente intendiamo come etica e standard giornalistici”, ha affermato Athey, redattore di Washington per The Spectator.

“Queste persone credono che i media siano solo un’altra piattaforma per promuovere l’attivismo politico, e hanno riscritto le regole del giornalismo per riflettere questo”, dice Athey, che in precedenza ha coperto la Casa Bianca per il Daily Caller e ospita un settimanale programma radiofonico, “Unfit to Print”, su WCBM 680 a Baltimora. “Quindi, non si tratta più di cercare oggettivamente di trovare i fatti e avvicinarsi alla verità e presentare i fatti al lettore in modo che possa prendere le proprie decisioni”.

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  • Quoll
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    21 year ago

    Non conosco la situazione dei media statunitensi molto bene, ma mi sembra che l’autrice sia un po’ troppo categorica nelle sue affermazioni, o almeno spero!

    Piccola nota: sentir parlare di Left nel contesto statunitense mi lascia sempre un po’ perplesso. La cosa mi provoca sempre ilarità e tristezza allo stesso tempo.

    • PoliversoOPMA
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      21 year ago

      L’autrice è categorica anche perché il Daily Signal è un giornale che si rivolge alla destra statunitense più conservatrice. Bisogna sempre considerare che quella matrice è sempre disposta a forzare la mano contro il politicamente corretto e i principî dello stato di diritto

      • Quoll
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        Italiano
        21 year ago

        Che l’autrice fosse di parte è sicuramente vero, e viene esplicitato chiaramente nell’articolo.

        Probabilmente una versione più misurata – e veritiera – della tesi dell’autrice sarebbe: la polarizzazione politica statunitense ha raggiunto livelli tali, che le parti di elettorato più politicizzate di entrambi gli schieramenti non riescono nemmeno a trovare un terreno comune su cui potersi confrontare. Ovviamente, con tali premesse, ogni velleità di buon giornalismo va a farsi benedire.

        Sinceramente, della situazione USA mi importerebbe il giusto, per non dire nulla, ma il problema sono le ripercussioni che una tale schizofrenia a stelle e strisce provoca su di noi; sia come ricadute dovute a cambi repentini di politica estera, sia perché importiamo (acriticamente) ogni tendenza statunitense… e una polarizzazione politica ai livelli USA mi preoccuperebbe alquanto.