Nel corso degli anni ‘50, grazie alla generazione dei registi della “Nouvelle Vague” - Truffaut, Chabrol, Rivette, Rohmer - vengono introdotte tecniche di ripresa per un cinema più agile, spontaneo e a costi inferiori. Un estratto di “À bout de souffle" di Godard, con il celebre dialogo tra Jean-Paul Belmondo e Jean Seberg, ci consente di comprendere la portata di quella nuova filosofia artistica.