Ecco “Libertà di voto” la piattaforma che “smaschera” chi si vota nell’uninominale scegliendo un determinato partito, una ‘stortura’ del Rosatellum: ecco la campagna del radicale Mario Staderini. Che rilancia anche il ricorso del 2018 (ha passato la prima fase di ammissibilità) alla Cedu. La procedura è semplice: una volta al seggio, ci si registra, si ritira la scheda e si chiede al presidente di seggio di verbalizzare una dichiarazione

Inoltre anche due dichiarazioni prestampate per partecipare all’iniziativa di protesta non violenta. Una volta al seggio, ci si registra e si chiede al presidente di seggio di verbalizzare una di queste due dichiarazioni:

Chi vuole votare, potrà far verbalizzare al presidente di seggio questa dichiarazione:

“Parteciperò al voto ma denuncio che il sistema elettorale non mi garantisce un voto libero, uguale e che conti davvero, come garantito dall’art. 48 della Costituzione, dall’articolo 3 del primo protocollo della Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dal Patto internazionale sui diritti civili e politici”

Per chi non vuole votare nessuno, invece, la dichiarazione dovrà essere la seguente

“Non partecipo al voto in quanto il sistema elettorale non mi garantisce un voto libero, uguale e che conti davvero, come garantito dall’articolo 48 della Costituzione, dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo e dal Patto internazionale sui diritti civili e politici”