Sistemi di controllo possono rivelarsi un problema per la privacy degli studenti. Ne parlano alla Privacy Week Ginevra Cerrina Feroni, Diego Dimalta e Angelo Leone

Anche a scuola la privacy potrebbe non essere al sicuro con i nuovi sistemi di sorveglianza. Tecnologie come il social scoring, l’orientamento predittivo con finalità di profilazione che utilizza l’intelligenza artificiale (Ai) e il proctoring possono essere molto dannose se impiegate in ambito scolastico. Un report di Human rights watch su 163 piattaforme per la didattica online utilizzate da 49 paesi nel mondo, ha messo in luce come i dati sensibili degli studenti e delle loro famiglie siano vulnerabili.

Complice anche la diffusione del Covid-19 e la necessità di ricorrere alla didattica a distanza, la digitalizzazione della scuola ha subito una forte accelerazione negli ultimi anni, anche se non sempre le scelte dei programmi per le lezioni da remoto si sono rivelate le migliori. “La spinta alla digitalizzazione della scuola portata dal Covid-19 poteva essere sfruttata in maniera ottimale e la scelta delle piattaforme meritava qualche riflessione in più - si rammarica Diego Dimalta, avvocato, Dpo e cofondatore di Privacy Network-. Dal 2022 sono stati introdotti sistemi di Ai predittiva e di social scoring nelle scuole. È importante spiegare ai dirigenti scolastici che non tutto quello che è tecnologia è buono".

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