“Tremila pagine. Centinaia di personaggi. Quarant’anni. Le dimensioni sono impressionanti. Proust ha davvero concepito un’opera “gigantesca”, e lui stesso, cercando a cosa paragonarla, dirà che gli faceva pensare alle Memorie di Saint-Simon o alle Mille e una notte, cioè a libri “inesauribili”. Nel campo del romanzo, un solo scrittore prima di lui aveva tentato di abbracciare una totalità così vasta: Balzac.”