«[…] Quella proveniente dal mare è stata a lungo considerata un’energia costosa, con impianti pericolosi per gli habitat marini, oltre che delicati perché esposti all’azione corrosiva dell’acqua salata; un punto in effetti ostico è quello della manutenzione delle turbine, che può essere complessa perché subacquea, ma non abbastanza da rendere svantaggiosa questa fonte energetica, che, di contro, grazie alla densità dell’acqua rispetto all’aria, si caratterizza per un efficiente tasso di conversione energetica. Ancora oggi, però, è difficile superare questa idea di risorsa difficile, caratterizzata da un rapporto costi-benefici sfavorevole, ma la realtà è molto diversa: il mare sta diventando una soluzione sempre più conveniente, grazie alle innovazioni tecnologiche di questi anni, di cui è un esempio PeWec 2.0 (che sta per Pendulum Wave Energy Converter), un dispositivo offshore basato sull’oscillazione di un pendolo che, come dice il nome, converte in energia il moto delle onde, realizzato da Wave For Energy, spin-off del Politecnico di Torino, assieme all’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) e che ha avviato una nuova fase promettente di test a inizio anno. […]»

  • iam0day
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    1 year ago

    Sono d’accordo, e questo potrebbe essere applicato molto bene anche alle centrali nucleari. Una mia soluzione sarebbe quella di costruire due centrali completamente galleggianti, in mezzo tra la Sicilia e la Sardegna e a Roma in mare aperto, utilizzando l’acqua di mare per il raffreddamento passivo (con un sistema di raffreddamento simile a questo) e per la produzione di energia (sia come backup che per alimentare la piattaforma stessa, con tutte le apparecchiature a bordo, compresi i sistemi di difesa) insieme all’energia eolica e solare su un’unica piattaforma con l’accumulo di energia su terraferma in modo dislocato. I cavi sottomarini esistenti possono essere riutilizzati per il trasporto dell’energia - o usati come backup - o possono essere posati nuovi cavi sottomarini di nuova generazione (ci sono anche questi).