Protagonista dell’intervista di oggi è Cristoforo Luigi Casalino, classe 2000, psicologo, scrittore e cantautore conosciuto nel settore con il nome di Transatlantico.
Come nasce il progetto Transatlantico?
Transatlantico nasce dalla mia più intima esigenza di comunicare qualcosa al mondo, di fare arte. Nonostante la mia non sia una famiglia di artisti ricordo di aver sempre avuto una grande propensione per l’arte, soprattutto per la musica. Fin da piccolo avevo il desiderio d’imparare a suonare uno strumento musicale ed i miei genitori m’iscrissero ad un corso di pianoforte, da lì è iniziato tutto. Ho sempre accompagnato la pratica musicale alla scrittura dei testi, uno dei ricordi più dolci che ho è un quaderno in cui, da bambino, scrivevo piccole canzoncine dedicate alle maestre ed ai miei compagni di classe, mi divertivo così. Crescendo posso dire che il fare musica è diventata una vera e propria esigenza, più ascoltavo musica e più cresceva la mia foga di fare arte, era diventata un’ossessione. C’è stato un incontro particolare che ha fatto si che tutto ciò potesse prendere vita, Tommaso Peluso. Tommaso è un professore di matematica ed un abilissimo chitarrista, è entrato nella mia vita ormai più di dieci anni fa e da quel giorno non ne è più uscito. Tommaso è stato il primo a credere ai miei testi, è stato il primo a supportare il mio lavoro ed a collaborare con me per la creazione delle prime canzoni, mi ha aiutato in tutto, c’è sempre stato, nel bene e nel male. Tommaso è l’ombra del progetto Transatlantico, il “dietro le quinte”, si occupa del mix e del mastering dei pezzi, è un professionista incredibile oltre che una splendida persona.
I tuoi testi sembrano un viaggio introspettivo e poetico. Come nasce l’ispirazione per le tue canzoni e quali sono le tue principali influenze letterarie o musicali?
Sono una persona che ha sempre vissuto tanto, forse troppo e non ho mai avuto paura di farlo. Ho colto tutte le occasioni che mi si sono presentate e non mi sono privato mai di nulla, nel bene e nel male. Il processo creativo nasce proprio da qui. Scrivo quando sento di aver qualcosa da raccontare, scrivo quando ho troppa vita in corpo per tenerla tutta per me. Non ho orari di scrittura, ho allontanato le case discografiche che mi davano pressioni sulle produzioni, faccio della libertà il mio “dicatat”. Parlo di quello che ho visto, dei sentimenti che ho provato, del bene e del male che ho ricevuto. Nei miei testi nulla è lasciato al caso. La mia più grande ispirazione è Niccolò Contessa de “I Cani”, credo che la sua penna sia stata una benedizione per la musica italiana.
La tua formazione da psicologo influisce sul tuo approccio alla musica? C’è un legame tra il modo in cui osservi l’animo umano e il processo di composizione?
Ho sempre fatto dell’empatia il mio più grande punto di forza, sentire l’altro è un qualcosa che mi viene naturale (in merito a questo mi permetto di consigliare una lettura, il libro s’intitola proprio “Sentire l’altro” di Laura Boella, spaziale). La psicologia è stata fondamentale nella mia vita come nella mia scrittura, la formazione da psicologo ha fatto si che potessi essere più attento a ciò che sento ed a ciò che sentono gli altri, ha permesso di scoprirmi, di guardarmi e guardare il mondo con occhi diversi, ha reso legittima ogni mia fragilità e mi ha concesso la forza necessaria per tramutarle in musica. Con la psicologia ho imparato a dare un nome alle emozioni, a decifrare i silenzi, a cogliere le sfumature di tutte le persone con cui parlavo. Questo mi ha portato a vedere ogni relazione ed ogni interazione come una fonte pura d’ispirazione e comprensione. Scrivere è diventato un modo di tradurre il sentire in parole, di trasformare le complessità interiori in qualcosa di tangibile che possa risuonare con chiunque si trovi ad ascoltarmi od a leggermi.
Quali sono i prossimi passi di Transatlantico?
Fatemi continuare a vivere e li vedrete presto.
Link social artista: https://www.instagram.com/transatlanticosuona/ https://www.instagram.com/cristofer_casalino/
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1WOkZ5Hnmkae8Td1fdt1Ha
Intervista rilasciata a Claudia Donati per INDIEGESTIONE