Il 18 marzo il parlamento ungherese ha approvato un emendamento alla legge sul diritto di assemblea, che di fatto vieta l’organizzazione pubblica del Pride.
In caso di trasgressione gli eventuali partecipanti potranno essere sanzionati con multe fino a 500 euro. La loro identificazione potrà avvenire tramite registrazione delle immagini e utilizzo di software di riconoscimento facciale.
Nel mio servizio uscito su Valigia Blu, parto da questa storia di straordinario restringimento delle libertà civili per raccontarvi il momento storico che sta vivendo l’Ungheria. Mentre Orbán lancia cupe dichiarazioni, il suo partito si trova per la prima volta in difficoltà nei sondaggi. A un anno dalle elezioni la partita è aperta.
Per capire dove siamo e come siamo arrivati fin qui è utile riavvolgere il nastro degli ultimi 15 anni.
https://www.valigiablu.it/ungheria-orban-democrazia-illiberale-fine-magyar/