L’organizzazione paramilitare fu successivamente accusata di tre omicidi aggravati, due tentati omicidi, violenza privata, invasione di fabbriche, detenzione di armi e violazione di domicilio. Tra le vittime figurarono anche numerose donne che avevano prestato servizio come “ausiliarie” nelle formazioni militari della Repubblica Sociale. Gli uomini della “Volante Rossa”respinsero completamente l’amnistia Togliatti del 22 giugno 1946, considerandola un tradimento delle aspettative rivoluzionarie comuniste che si prefiggevano di andare oltre la lotta al fascismo di Salò, con l’obiettivo di instaurare in Italia, nel dopoguerra, un regime di stampo sovietico. Con in mano le liste dei fascisti o presunti tali da eliminare a guerra oramai finita, questi uomini condussero una campagna di violenza che, nella loro visione totalitaria, rappresentava la continuazione della lotta antifascista in un contesto politico sempre più polarizzato dalla nascente “guerra fredda”.

A far conoscere questi fatti alle giovani generazioni, ma anche ai meno giovani che ne ignorano ancora l’esistenza, sta contribuendo in questi giorni, nelle sale cinematografiche, il documentario “Fratelli Contro -dall’eccidio all’egemonia”, diretto dal regista Antonello Belluco, sceneggiatura e soggetto di Raffaella Lucietto e dello stesso Belluco. È un lavoro rigoroso che racconta e analizza, con il contributo di giornalisti, psicologi e storici, alcuni di quegli episodi cruenti, mettendo in luce verità poco conosciute econsiderate a lungo politicamente “scomode”, mache sono, invece, parte integrante della storia recente della Nazione. Il documentario saràpresentato a breve anche nell’Aula dei Gruppi Parlamentari della Camera dei Deputati e proseguirà poi il suo percorso nei consueti circuiti cinematografici. Un tassello importante nella ricostruzionedella verità di cui si sentivadavvero il bisogno e di cui consiglio la visione a tutti.