Oggi, 27 settembre, nel 1945, esce nelle sale “Roma città aperta”
È considerato il capolavoro di Rossellini e una delle opere più celebri e rappresentative del neorealismo cinematografico italiano.
Primo film della Trilogia della guerra antifascista diretto da Rossellini, a cui seguiranno Paisà (1946) e Germania anno zero (1948).
Doveva intitolarsi Storie di ieri, nasceva come documentario su don Giuseppe Morosini, sacerdote realmente vissuto a Roma e ucciso dai nazisti nel 1944. Anche grazie agli apporti di Fellini, aggiuntosi agli altri autori in fase di sceneggiatura, si arricchì di storie e di personaggi e prese l’aspetto di un lungometraggio a soggetto, cosicché il finale (la fucilazione del prete), che doveva costituire il tema principale del documentario, divenne la conclusione drammatica di un racconto corale sulla vita quotidiana in una città dominata dalla paura, dalla miseria, dalla delazione e dal degrado.
(Testo adattato da https://it.wikipedia.org/wiki/Roma/_citt%C3%A0/_aperta; nell’immagine: Anna Magnani - che interpreta il personaggio di Pina, ispirato a Teresa Gullace, una donna italiana uccisa dai soldati nazisti mentre tentava di parlare al marito prigioniero dei tedeschi e Aldo Fabrizi, che interpreta don Pietro Pellegrini, che riassume le reali figure di don Pietro Pappagallo e don Giuseppe Morosini)
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