Per oltre due secoli gli storici hanno attribuito quella disfatta a una delle peggiori epidemie di tifo mai registrate, ma una recente indagine scientifica condotta dall’Institut Pasteur in Francia riscrive quella pagina di storia, rivelando una verità ben più complessa.

Riesaminati i resti umani ritrovati in una fossa comune a Vilnius, in Lituania, lungo la rotta percorsa dall’armata francese durante la ritirata l’analisi del DNA, estratto dai denti di tredici soldati, ha fornito risultati inattesi: presenza di due agenti patogeni, Salmonella enterica e Borrelia recurrentis. I primi causano la febbre enterica, un gruppo di malattie simili al tifo, i secondi invece la febbre ricorrente, trasmessa dai pidocchi e caratterizzata da febbri intermittenti e debilitanti.

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