Sapete che ci piace molto Shoei Ohtani, e qua ne abbiamo parlato spesso. Giocatore unico nella MLB, con un contratto mostruoso, e un rapporto tutto suo con i media (…in piena era Instagram\Twitter\Quelchel’è è riuscito anche a tacere di essersi sposato, e lo ha detto solo a cose fatte). Bene, stavolta si discute di Ohtani per via del coinvolgimento del suo traduttore-factotum in un caso di scommesse sportive, che in California non sono consentite, e su cui le versioni ufficiali sono già cambiate: dal ‘era Shoei che mi aiutava e mi pagava i debiti’ al…‘Shoei era ignaro di tutto e i soldi glieli abbiamo fregati’.

Suona ovviamente di damage control, ma direi che questo caso -sinceramente clamoroso per la portata del nome di Ohtani - può almeno servire a accendere la luce sul rapporto sport-scommesse, visto anche le recenti dichiarazioni di due allenatori NBA, stufi dei problemi con gente che li accusa per una loro puntata andata male. Quando si viene minacciati da qualche frustrato, perchè un giocatore sceglie di prendersi una tripla o meno, a partita decisa…bisogna fermarsi e parlarne. Un paio di settimane fa anche Rudy Gobert si è preso 100k di multa (il massimo) per avere ironizzato su una chiamata arbitrale in campo, accusando l’arbitro di avere evidentemente…un qualche oscuro interesse nel guidare la partita. E non è il solo a pensarlo.

Qua da noi basta ricordare, senza andare lontano, Fagioli e Tonali x il calcio, ultimi di una serie piuttosto lunga. Non c’è da girarci intorno: la schizofrenia tra la (presunta, e giustamente sempre data per certa ) integrità del gioco, e le esigenze economiche della macchina che tiene in piedi il baraccone stesso (al netto delle avidità di alcuni), è lì da vedere. Una contraddizione che sta però drammaticamente aumentando, e che mina alla base la credibilità stessa dello sport. Non va scordato, in ambito NBA, che fu molto probabilmente David Stern stesso a sabotare l’indagine FBI in corso sul giro di scommesse dell’arbitro Donaghy e del suo gruppo di compari, spifferando ai giornali che l’inchiesta era partita - e quindi sostanzialmente affondandola prima che arrivasse ai piani alti.