È morta Michela Murgia: “Ho cinquant’anni, ma ho vissuto dieci vite” aveva detto in un’intervista

@libri@feddit.it

“Aveva rivelato la sua malattia, un carcinoma ai reni al quarto stadio, in un’intervista ad Aldo Cazzullo lo scorso maggio. La sua vita e la sua opera sono un tutt’uno, centrati sulla lotta per i diritti e una società più libera e inclusiva.”

#libri #LibriSegreti #libripendolari #mastolibri #fedilibri

@libri@poliverso.org

https://www.rainews.it/articoli/2023/08/e-morta-michela-murgia-ho-cinquantanni-ma-ho-vissuto-dieci-vite-aveva-detto-in-unintervista-a1a9aeaf-bd62-44c4-bd84-afb02d56cd98.html

  • @SidoSenkiale
    link
    17 months ago

    Punto 1: la questione del “pace all’anima sua”. Per chi ha in mano un martello tutto sembra un chiodo. Veramente consideri un “pace all’anima sua” una provocazione? Per tua informazione era una accorata e sincera “invocazione” di pace: è una persona che ha avuto un tumore, probabilmente ha sofferto e sono sinceramente dispiaciuto della sua morte e della sua sofferenza come lo sarei della morte di chiunque.

    Punto 2: “Possiamo sapere quali sono queste cazzate per favore?”

    dal libro “Ave Mary”

    Avere contemporaneamente nel ventre un fibroma e un feto, come nel caso della Beretta Molla, rappresenta proprio la circostanza esemplare a cui si riferisce questo indirizzo morale. Nessuno dunque nella Chiesa avrebbe scomunicato né criticato quella madre se a trentanove anni, con un fibroma nell’utero, tre bambini piccoli da accudire e un marito molto amato, avesse scelto di curarsi accettando l’interruzione di gravidanza come prezzo per la propria sopravvivenza. Gianna Beretta Molla scelse invece la strada del martirio, e il suo eroismo va riconosciuto e rispettato; ma sarebbe stata meno santa la sua vita esemplare se in quel momento avesse fatto un’altra scelta? La sua canonizzazione sembra suggerire di si, il che implica che tutte le madri cattoliche che si trovassero nella terribile condizione di dover scegliere tra l’aver cura della propria vita o preservare quella in arrivo, se decidessero di sopravvivere non farebbero male, ma se scegliessero di morire farebbero meglio.

    È … è semplicemente tutto sbagliato, ma non perché non la pensa come la penso io. perché sono cose nel migliore dei casi “disinformate” (esternamente incoerenti) e nel peggiore sono incoerenti internamente. Qui è completamente errato il concetto stesso di santità e canonizzazione. Per l’autrice “santo/a” significa “ma bravoooo, sei stato proprio bravo un bravo bambino hai fatto tutto quello che ti ho prescritto, ecco la medaglietta. Tu non sei stato altrettanto bravo? niente medaglietta”. È una concezione errata in termini dottrinali se non proprio “infantile”.

    “Gianna Beretta Molla scelse invece la strada del martirio”. No, il martirio è un’altra cosa, Gianna Beretta Molla non è stata canonizzata martire.

    È stata eroica? Certo perché in piena letizia ha donato la propria vita “in cambio” di quella di suo figlio. Ci sono tanti altri santi che hanno donato la propria vita per la vita degli altri, in altre condizioni (padre Kolbe ad esempio) e sono stati canonizzati per questo: la differenza è semplicemente la circostanza: non ci sono tanti padri Kolbe da canonizzare come non ci sono tante Gianne Beretta Molla, Per l’autrice “i maschi devono fare così e le donne così”: è letteralmente infantile, è il gioco dei bambini dell’asilo. Peraltro con affermazioni di dubbio gusto: Celebriamo atti di sacrificio e di valore anche laicamente, prendiamo il caso della medaglia d’oro al valore Carla Capponi. Ah quindi lo stato italiano sta implicando che le donne in caso di occupazione nazista “se decidessero di farsi i fatti propri non farebbero male, ma se scegliessero di morire farebbero meglio.” … Boh è proprio un ragionamento illogico, disinformato ed incoerente, oltre che fazioso.

    Sempre dal libro Ave Mary

    Madre Teresa per la Chiesa cattolica non rappresentava solo una campionessa di carità, era soprattutto una vestale della sua dottrina morale sulla vita, quella che maggiormente interferiva con la libertà delle donne di disporre di se stesse

    No semplicemente perché l’opera di madre Teresa non consiste in case d’accoglienza per giovani madri che vogliono abortire. Che tra l’altro esistono, ci sono attività del genere, la clinica Mangiagalli per esempio ha un reparto del genere. Madre Teresa non faceva questo. Ma qui la si accusa che sostanzialmente è stata canonizzata ***perché ***sosteneva la morale che interferisce con la libertà delle donne. Semplicemente Falso.

    https://youtu.be/bd-Hp7Gq8h8?t=120

    “Harry Potter é Fascio” Harry Potter sarebbe un libro fascio perché è la solita storia del predestinato, del sangue, della stirpe…

    Ma che cavolo di Harry potter ha letto Michela? non lo stesso che ho letto io. Harry potter NON è il predestinato. é così tanto predestinato che non si sapeva nemmeno se chi avrebbe sconfitto Voldemort sarebbe stato lui o Longbottom. La sua vicenda era stata “prevista” in modo molto fumoso, ma questo non significa che era “predestinato”. C’è il sangue nella sua storia? si ma il sangue versato di sua madre e di suo padre, non della “sua stirpe”: Harry potter è ***letteralmente ***il libro CONTRO le stirpi e i fascismi: Il cattivo vuole letteralmente che a dominare il mondo siano i maghi purosangue, i cattivi sono i Malfoy purosangue che credono nella cazzata del “purosanguismo”. Ci sono purosangue cattivi come anche purosangue buoni. Ci sono purosangue che sono bravi maghi come anche purosangue magonò, ci sono nati babbani che sono maghi potentissimi (Hermione) e Harry stesso non è un purosangue.

    È una cosa che non ha senso. La Murgia ha deciso che quando si parla di sangue (per quanto letteralmente) allora lei ci appiccica sopra l’etichetta “fascista”.

    • alephoto85M
      link
      1
      edit-2
      7 months ago

      Finalmente ci siamo arrivati a qualche argomentazione che, a differenza di quello che pensi, non verrà cancellata o bloccata ma rimarrà qui a disposizione di tuttɜ i lettorɜ che vorranno risponderti! Se solo le avessi scritte subito…

      Per quanto riguarda il discorso moderazione invece, considerato il tuo punto 1, vedo che non ci capiamo, proprio per niente. Poco male comunque; mi sembra di aver spiegato chiaramente il problema del tuo primo commento (e non c’entra niente con la frase “pace all’anima sua”) e anche quello del secondo ma continuiamo a girare in tondo…

      Direi quindi che, per evitare di perdere tempo entrambi e di goderci l’esperienza Lemmy senza portare avanti polemiche infinite, possiamo chiudere qui la discussione.