Eunice aveva un talento per la musica incredibile, mostrato fin dall’infanzia, vissuta nel profondo sud degli Stati Uniti, dove essere di colore era un lusso che si pagava con umiliazioni e discriminazioni quotidiane.

Il razzismo riesce ad essere miope anche di fronte alla bellezza ed Eunice ne prese dolorosamente atto durante un recital in chiesa, quando vide i suoi genitori gentilmente invitati ad alzarsi dalle prime file per accomodarsi in fondo alla sala e lasciare spazio ai più meritevoli glutei dei signori bianchi. La ragazzina si mostrò poco tollerante all’oltraggio subito e si rifiutò categoricamente di suonare fino a che suo padre e sua madre non avessero riottenuto i propri posti. Continua a leggere…