Se lo snorkeling vi appassiona, immergetevi in un mese di (storia delle) grandi uscite. Da Mario Bros. alla PlayStation 2.

Contrariamente a quanto si pensi, Alice nel paese delle meraviglie non è un arcade, ma una simulazione. Il romanzo classico di Lewis Carroll è una guida illustrata, inzuppata di buoni suggerimenti e indicazioni utili. Come diventa evidente dal secondo capitolo (“Through the Looking-Glass, and What Alice Found There”), è uno specchio della società e della vita umana, che riflette in maniera forse distorta quello che vede, ma che si inventa poco. E infatti uno dei personaggi che più velocemente trova un suo spazietto nella testa di chi segue le avventure di Alice, è la lepre marzolina (March Hare nell’originale): è il compagno di merende del cappellaio matto, di entrambi è largamente imprevedibile ogni mossa. Il suo nome deriva da un detto diffuso in Gran Bretagna, per cui c’è chi “è pazzo come una lepre a marzo”, stagione in cui l’adorabile animale punta all’accoppiamento. E nessun animale in odore di accoppiamento è particolarmente affidabile.

A marzo anche il colorato, divertente, zuccherato (e qualche volta apocalittico) multiverso dei videogiochi perde un venerdì e inizia a scapocciare. Non avete nemmeno una vaga idea di quanti classici siano stati pubblicati in origine a marzo. Se fosse solo per questi, poi, in un modo o nell’altro si riuscirebbe a mettere giù un elenco, a snocciolarne poco per volta le voci e a uscirne indenni. Se però vi mettete in testa di ripescare dalla tana del Bianconiglio pure i mezzi classici o addirittura i giochi di cui si ricordano a fatica i loro editori (e le loro mamme), la missione diventa quasi impossibile. A meno di non avere una guida illuminata, che vi aiuti a guadare le acque limacciose, ma dense di polvere d’oro, del mese della primavera.

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