Gli Stati Uniti ritireranno i propri soldati e il proprio equipaggiamento militare dalla base di Rzeszów, nel sudest della Polonia, vicino al confine dell’Ucraina, per riposizionarli in altri siti del Paese.

Lo ha annunciato oggi il Comando dell’esercito statunitense in Europa e Africa.

Nel comunicato viene riportato che i militari verranno ricollocati in altri siti (sempre in Polonia) e che il comando della base di Rzeszów sarà affidato alla guida polacca e della NATO.

L’operazione permetterà ai contribuenti americani di risparmiare decine di milioni di dollari (sic).

Non si tratta quindi di un ridimensionamento, ma di un riposizionamento, hanno sottolineato il presidente polacco Duda e il ministro della difesa Kosiniak-Kamysz, che hanno subito voluto gettare acqua sul fuoco.

Il problema è che questo annuncio giunge in contemporanea con una notizia rimbalzata dalla NBC, e finora non confermata né smentita, di un possibile ridimensionamento del numero di militari americani nell’Europa orientale, circa 10mila tra Polonia e Romania.

Questa mossa cozzerebbe con tutte le rassicurazioni fatte fin qui da Washington circa il suo impegno nella regione, e creerebbe forte instabilità nell’area. Vale la pena ricordare come tra poche settimane proprio Polonia e Romania si recheranno alle urne per due tornate elettorali estremamente importanti.