“Non aspettatevi emozionanti racconti di scalate, reportage degli 8mila raggiunti, resoconti appassionati dell’epopea messneriana della montagna. Niente di tutto ciò. Le pagine di questo libro, “Il senso dell’inutile”, rappresentano invece il testamento spirituale di un uomo (che a volte di “umano” ha avuto assai poco, avendo toccato limiti che noi umani …), di un grandissimo alpinista che ha raggiunto l’equilibrio, che ha trovato la pace interiore, il proprio ubi consistam, un uomo che ha saputo contemperare il desiderio di avventura alla sostenibilità e all’amore per il pianeta. Complice anche l’età, certamente e il ripiegamento su pratiche di vita meno estreme. Ed è per questo che il saggio-memoir, edito dalla casa editrice Solferino, è rivolto non solo agli amanti della montagna, ma a tutti coloro che hanno a cuore la salvaguardia del pianeta e cercano modalità di vita in consonanza con la natura e modelli di ispirazione.”

via Criticaletteraria.org