Brave Search rimuove l’ultimo residuo di Bing dalla pagina dei risultati di ricerca, raggiungendo il 100% di indipendenza e fornendo una vera alternativa alla ricerca Big Tech
“Ogni risultato di ricerca Web visualizzato in Brave Search è ora servito dal nostro indice. Abbiamo rimosso tutte le chiamate API di ricerca a Bing, che in precedenza rappresentavano circa il 7% dei risultati delle query”
Il comunicato di @brave
https://brave.com/search-independence/
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@titinoNero @filippodb @informapirata @lealternative
Quoto.
Quello e il fatto che di default sia imbottito di servizi che bisogna disattivare uno a uno: forse sono particolare io, ma mi piacerebbe che un browser facesse solo il browser e non l’aggregatore di servizi
@titinoNero la fiducia però non va mai investita su un solo mazzo. La diversità è fondamentale per mantenere diritti, efficienza e sicurezza
@filippodb @lealternative
@informapirata @titinoNero @lealternative mozilla è una società sovvenzionata da anni da Google (mezzo miliardo di dollari l’anno).
Di fatto direttamente o indirettamente Google controlla tutti i browser e i motori di ricerca.
Brave è di fatto un’alternativa, con tutti i suoi difetti, ma è indipendente dalle big tech.
Sarebbe bello che anche Librewolf cominciasse a prender piede e creasse una realtà alternativa e indipendente da mozilla.
Non è una alternativa se si basa su chromium. Se ci fossero 37 browser tutti basati su chromium chi fa siti internet non avrebbe i teresse a ottimizzarli per qualcosa che non sia chromium. Alla fine è comumque un monopolio.
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