Dmytro Gerasymenko, fondatore e CEO di Ahrefs, ha costruito il suo primo motore di ricerca di documenti all’età di 15 anni. Il suo entusiasmo per i motori di ricerca non è mai svanito, nel 2007 è tornato al suo lavoro sui motori di ricerca per documenti e file. Questo alla fine ha portato alla creazione del nostro indice di backlink nel 2010, che a sua volta ha fornito i dati per la versione iniziale di Site Explorer di Ahrefs. Quando abbiamo lanciato Site Explorer, ha interrotto il campo stagnante dell’analisi dei backlink e ha dato il via a un nuovo round di competizione tra i fornitori di strumenti SEO. È diventato rapidamente uno dei migliori strumenti di analisi dei backlink al mondo. Da allora, Ahrefs è diventata una vera e propria suite SEO che offre strumenti come Keywords Explorer per la ricerca di parole chiave, Content Explorer per l’analisi dei contenuti, Rank Tracker per il monitoraggio del posizionamento delle parole chiave e Site Audit per il controllo e l’ottimizzazione dei siti web.

Ci siamo tutti abituati a un modello di ricerca probabilmente ingiusto. Un modello in cui i motori di ricerca generano più entrate dai contenuti che dai loro stessi creatori. Dove paywall e link di affiliazione sono diventati insidiosamente parte dell’esperienza di ricerca. È quasi come se il tradizionale indice del retro del libro fosse diventato più prezioso del libro stesso. Ecco come funziona. Offriamo un’esperienza di ricerca privata e imparziale che premia e compensa i creatori dei contenuti. A tal fine, utilizziamo un modello commerciale di condivisione dei ricavi 90/10, in cui paghiamo il 90% delle entrate pubblicitarie direttamente a questi creatori. In poche parole, quando si utilizza Yep, si fa direttamente cassa con i creatori dei propri contenuti preferiti.

Yep utilizza i dati raccolti da AhrefsBot per costruire il proprio indice web e il servizio di motore di ricerca.

  • @Scrollone
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    38 months ago

    Molto interessante, Ahrefs è un colosso per quanto riguarda la SEO, mi sono sempre chiesto da dove prendessero i dati e beh… hanno avuto un crawler come quello di Google. Non mi meraviglia che vogliano espandersi nel mondo dei motori di ricerca.

    Speriamo sia rispettoso della privacy e abbia un indice migliore di quello di Duck Duck Go…

  • skarikoMA
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    Italiano
    28 months ago

    Mai sentita prima, la tengo sicuramente d’occhio e la provo per un po’!