Nel miliardario settore dei videogiochi, il termine «crunch» si riferisce a un lungo periodo di lavoro estremo e non retribuito. Per i capi è una specie di rituale di iniziazione, ma è una forma estrema di abuso

@videogiochi

Molte aziende insistono sul fatto che il crunch è volontario e che i dipendenti non esentati vengono ricompensati. Tuttavia, i dipendenti stipendiati del settore riferiscono di sentirsi spesso manipolati e costretti a lavorare per orari eccessivi.

https://jacobinitalia.it/il-video-sfruttamento/

  • tetraodon@mastodon.uno
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    11 months ago

    @informapirata @videogiochi Ho lavorato per l’industria dei videogiochi e voglio solo dire, volontario un corno. L’alternativa a non lavorare 12-14 ore al giorno nella fase di pre-release era la perdita del posto, e chi tentennava veniva spesso sottoposto a pressioni che non si possono classificare come altro che mobbing.

  • Hamster42
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    11 months ago

    i dipendenti stipendiati del settore riferiscono di sentirsi spesso manipolati e costretti a lavorare per orari eccessivi.

    È un fenomeno che capita in tanti settori, un paio di anni fa aveva fatto notizia (per le solite due settimane in cui la gente si indigna e poi tutto viene dimenticato) per gli studi dì alcuni architetti famosi. Ma la stessa cosa posso confermare in prima persona che succede anche in tante catene retail e GDO che “siamo una famiglia e ci aiutiamo facendo qualche sacrificio”

  • serrq@masto.nu
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    11 months ago

    @informapirata @videogiochi spesso capita di difendere gli interessi di persone che legittimano le frustate ricevute dal datore di lavoro. E quando provi a spiegargli dove sta il problema mettono in atto arringhe difensive su quanto bene il loro datore di lavoro li tratti, ignorando qualsiasi spiegazione che gli apra la mente e gli schiarisca le idee. In tal caso siamo di fronte al capolavoro dell’amministrazione.