Tra le nuove disposizioni concordate nelle scorse ore dai negoziatori del Parlamento e del Consiglio, quelle principali sono indirizzate ai fornitori di messaggistica che dovrebbero rendere i loro servizi “interoperabili”. In pratica, servizi come Whatsapp, Facebook Messenger o iMessage dovranno essere più aperti e offrire la possibilità di interagire con piattaforme di messaggistica più piccole, se queste lo richiederanno.