Attendiamo con ansia il nuovo podcast di Costa sulla storia romana!
Però davvero, ha ragione, cinque minuti di immersione nelle vicende di 2000 anni fa alleggeriscono un sacco il clima del podcast.
Mi è piaciuta molto l’introduzione, ma mi sono chiesto: banche che falliscono? C’erano le banche? Ma soprattutto, come avveniva il fallimento di una banca all’epoca?
Apparentemente c’è un saggio universitario!
Se più tardi ho tempo provo a vedere qualcosa. Tema molto interessante
Interessantissimo! L’abstract è sufficiente per farsi un’idea.
crack della banca amministrata dal cristiano Callisto, schiavo del liberto imperiale Carpoforo,
Fa veramente strano paralre di “crack di una banca” ai tempi dei romani. Una banca di uno schiavo (?!) di un liberto, che per la cronaca è un ex-schiavo liberato dal suo padrone. Assurdo!
Non mi convince il modo con cui è stato raccontato il caso giudiziario che riguarda Leonardo La Russa.
È giusto informare che ci sia un processo, e speriamo che arrivi a sentenza il prima possibile.
Però tutti i particolari descritti in modo così preciso non portano il lettore / l’ascoltatore a valutarli come “testimonianze da verificare”. Addirittura La Russa padre che fa capolino nella stanza: vero o meno che sia, implica un suo coinvolgimento nella storia (ma allora doveva sapere qualcosa per forza!) che invece è tutto da dimostrare.
Vedremo, però non mi è piaciuto.
Con tutta la speranza personale che un simpatizzante del fascismo possa passare ogni guaio immaginabile, non è così che si tratta questo tipo di situazioni, secondo me.
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Forse non ho sentito bene la puntata ma mi pare che non abbia parlato del referto tossicologico che riportava solo la coca che ha assunto prima di entrare nel locale. In compenso ha parlato bene del fatto che non si ricordasse nulla dopo aver bevuto il drink offerto da La Russia jr.
Costa, che fai, tralasci pezzi?
Va anche detto che era un articolo solo, presente su un unico quotidiano, e magari la versione che vediamo noi adesso ha qualche differenza con l’online che vede lui alle 6 di mattina.
Però sì, mi sarebbe piaciuta una cautela maggiore su questa storia.
Non ho dubbi che Costa cerchi sempre di essere oggettivo, e che eventuali casi come questo dipendano dalla fretta di scegliere come presentare una notizia in pochi minuti, con poche informazioni disponibili. Questa volta non è uscita benissimo, succede.
