La classe emergente non è composta né da capitalisti né da lavoratori comuni, bensì da persone dotate di una buona formazione e in possesso di nuove competenze.
È nata così una nuova classe, che si incontra all’università e sta acquisendo una nuova identità condivisa, nella quale la stima deriva dalle competenze che si possiedono. Fra i suoi componenti è emersa perfino una nuova forma di moralità, nella quale elementi come l’appartenenza a una minoranza etnica o uno specifico orientamento sessuale vengono elevati a elemento identitario di gruppi soggetti a discriminazioni. E proprio in virtù della loro specifica attenzione ai gruppi discriminati, i membri di questa classe affermano la propria superiorità morale rispetto alle categorie meno istruite. Avendo dato vita a una nuova classe dirigente, hanno più che mai fiducia nel governo e nei loro simili.