Ma, conferma Nazzi, sebbene i tempi siano cambiati, non lo sono certo in peggio: “Milano non é più quella di una volta, all’epoca c’erano 150 omicidi all’anno, ora 19. Quando sentiamo di parlare di città fuori controllo bisogna pensare a cosa era prima, i reati sono diminuiti esponenzialmente. È vero che oggi c’è una percezione di insicurezza dovuta alla microcriminalità, un fenomeno piuttosto endemico amplificato da propaganda politica e social. Nel caso di Rovazzi nessuno si è premurato di chiedere una verifica ma la vicenda del furto era un video promozionale. All’epoca Milano era una città in cui la gente non usciva di casa, c’erano bische ovunque, Piazza Vetra era allora il centro di spaccio più grosso del Nord Italia”.