Mi è capitato di leggere antologie di racconti brevi fatte in modo variegato.

Ce ne sono in vendita di belle e di brutte. Di solito sono raccolte di racconti a tema, altre sono raccolte di scritti di un singolo autore.

Passando quest’anno da Stranimondi, ne ho comprata una di cui dirò (non bene, se va avanti così) in un prossimo post, perché ancora non sono riuscito a finirla. Non ce l’ho fatta, nonostante si potrebbe leggere in un paio di sere, proprio perché, per me, non scorre. E sì che si tratta della raccolta di racconti di un autore emergente americano, che piace tanto, pare, sponsorizzato persino da una casa editrice che conosco per essere solo leggermente di parte, quella del business. Era lì a Stranimondi, mi ha anche messo una dedica sulla copia che ho acquistato. Eppure a quanto pare non basta, finora, per farmene dire bene.

Invece i racconti che ho trovato (gratis) qui me li son letti tutti in modo più o meno spedito .

Certo, mica son tutti belli allo stesso modo - d’altronde, non sono nemmeno tutti uguali, e il blogger che li ha scritti ne ha sfornato un discreto numero in un lasso di tempo relativamente breve.

Lui poi non ha alle spalle una casa editrice, non mi ha autografato alcun racconto e nessuno mi ha parlato bene di lui prima che iniziassi a leggere quello che scrive.

Devo dire, per onestà, che poi l’ho incontrato nei forum che frequento, quindi, dopo i primi racconti, gli altri li leggevo con occhi diversi. Comunque se dovessi dirne due non troppo lunghi che mi son piaciuti più degli altri, credo che sceglierei etere e la cassaforte aliena). Poi ognuno ha i suoi gusti e alla fine, frequentando gli stessi posti, potrei essere diventato un po’ di parte anch’io; resta che nell’antologia che ho preso (e pagato - non tantissimo, ma ho pagato) ancora devo trovare qualcosa che sia all’altezza dell’ultimo racconto, ad oggi, che ha scritto e messo a disposizione di tutti. Insomma, meglio questo nessuno di quell’altro più famoso, almeno a giudicare dal contenuto di un libretto per ciascuno.