Ieri ricorreva il quarantaduesimo anniversario del terremoto in Irpinia, certamente una delle più gravi tragedie italiane. All’epoca la protezione civile, non esisteva, fu istituita solo due anni dopo spinta anche dalla tragedia di Vermicino. Avremo certamente modo , in seguito, di approfondire la storia precedente e postuma alla nascita di questo organo. Per il momento possiamo però constatare che di strada ne è stata fatta tanta. Ci sarebbe da scrivere a lungo sui terremoti, le loro cause, i loro effetti, tantopiù che la scienza ha ancora tanto da capire su questi fenomeni, ma per ragioni di brevità e di argomento mi limiterò ad alcuni concetti. L’italia è notoriamente un Paese sismico per la sua geologia e morfologia, un territorio che spazia da vette altissme al mare, ricco di vulcani, di cui alcuni ancora attivi, la quasi totalità del territorio è interessata da questo rischio. Ad oggi i terremoti non sono prevedibili, o quantomeno non con largo anticipo, in alcune nazioni particolarmente sismiche si stanno testando sistemi di “early warning”, ma si tratta appunto di progetti non ancora completamente maturi, mentre abbiamo in mano un’arma potente, quella della prevenzione. Fare prevenzione nei confronti dei terremoti non è così complesso come si potrebbe immaginare, è importante assicurarsi che gli edifici in cui ci troviamo più spesso (casa, lavoro, …) siano adeguati alla normativa sismica vigente e seguire quelle poche semplici regole che sono schematicamente riportate nel link al progetto “Io non rischio”, alle quali voglio aggiungere due ulteriori cautele:

  • Quando scendete dalle scale cercate di farlo, se possibile, quanto più vicini alla parete, essendo la parte più resistente di queste;
  • Quando uscite fuori prestate la massima attenzione ad eventuali oggetti o cornicioni che pur non essendo crollati sono pericolanti e che comunque potrebbero rovinare giù senza preavviso.

Teniamo sempre presente che ad una scossa potrebbe seguirne una successiva a breve distanza temporale e ovviamente la sua forza non è determinabile, quindi mettiamoci sempre in sicurezza non sottovalutando il rischio. Riguardo a come proteggersi in caso di terremoto esiste anche una teoria piuttosto recente e non ancora accettata ufficialmente detta “il triangolo della vita”, teoria valida in alcune situazioni estreme, ma che merita il giusto spazio di approfondimento per trattarla in questo post. Ricordiamoci infine che “non è il terremoto ad uccidere, ma le opere dell’uomo.” Cit.