No all’“uccisione” dei videogiochi: ci vogliono regole UE chiare contro la dismissione arbitraria dei video giochi
Le norme UE non rendono giustizia all’importanza culturale dei videogiochi, che riescono ad unire comunità affermate di milioni di giocatori.I Pirati chiedono che l’UE protegga i videogiochi come un bene culturale, proibendo ai produttori di dismettere arbitrariamente i giochi.
Il post riguarda soltanto il discorso dei giochi di cui è interrotto lo sviluppo.
Che sia una industria florida ci credo, resta da vedere quanto è europea e quanto realisticamente l’Europa ci guadagna, come crescita, conoscenza e soldi.
E che sia un problema che affligge una parte del suo elettorato é ovvio, ma in questo momento storico (in generale o anche solo nel mondo informatico) é l’ultimo problema da affrontare.
@vodkasolution ma dài! Guarda che nessun problema “é l’ultimo problema da affrontare”… Quando c’è un problema percepito come più grave degli altri, non è che il mondo si ferma e tutti all’improvviso si occupano di quel problema
Altrimenti è semplice benaltrismo
Solo negli ultimi giorni è venuto fuori (dagli usa) che le autorità sono in grado di tracciare una persona solo dalle notifiche push del telefono (non è così semplice ovviamente) con l’aiuto della compagnia che gestisce il push notification server, anche avendole staccate.
I capi delle polizie europee stanno chiedendo di non far usare la crittografia e2e sui messenger.
Eccetera… Benaltrismo sarebbe parlare di una patch di MS che abilita servizi di crittografia senza informare l’utente, news che sta più o meno allo stesso livello, invece sembra un remake dei tempi delle interrogazioni parlamentari di “caccia e pesca” (il partito proprio)
@vodkasolution @pirati