Politica Pirata: informazione su #whistleblowing #dirittidigitali #sovranitàdigitale #copyright #privacy #cyberwarfare #pirati #Europa #opensource #opendata https://t.me/ppInforma
Di seguito lo scambio al vetriolo avvenuto ieri su Twitter tra lo yooutuber Felipe Neto e il giornalista Glenn Greenwald, dopo che il giornalista ha denunciato un presunto “regime di censura” in Brasile.
Gestire due funzioni è già costoso in termini di risorse; se la seconda funzione è pure:
allora vuol dire che stai buttando via soldi ed energie che potrebbero essere utilizzate per promuovere meglio l’applicazione, il cui unico testimonial fuori dal mondo underground (ricordo) è stato un certo Edward Snowden… Magari potrebbero investire un po’ di più in comunicazione, perché al momento non hanno fatto nulla!
Il 24 febbraio 2022 fissa lo spartiacque tra due epoche: dopo la seconda G.M. l’Europa ha goduto 77 anni di pace e la fine della Guerra fredda aveva fatto credere che la guerra come strumento di pressione politica non fosse più una scelta praticabile
(incredibile come nessuno più voglia ricordare le guerre dell’ex Jugoslavia di inizio anni '90 e la guerra che la NATO ha fatto contro la Serbia alla fine dello stesso decennio!)
Comunque la recensione è interessante!
Nello specifico, abbiamo tirato giù una possibile griglia dei punteggi e la relativa griglia degli argomenti:
Punteggi:
Diritti fondamentali: privacy Peso dato alla privacy: in generale, in quanto diritto umano (principio di autodeterminazione della sfera privata) fondamentale per l’esercizio dei diritti digitali; nello specifico delle questioni legate alla tutela dei dati personali, alla lotta contro la profilazione, alla rivendicazione della propria realtà biometrica, alla tutela dell’anonimato, all’armonizzazione con le politiche sanitarie
Diritti fondamentali: diritto alla conoscenza Peso dato al diritto alla conoscenza: in generale, in quanto diritto civile (presupposto fondamentale per l’accesso all’istruzione e alle fonti della conoscenza); nello specifico delle questioni legate a istruzione, trasparenza, open data, accesso a internet, etc
Diritti fondamentali: lavoro Peso dato al lavoro: in generale, in quanto diritto sociale (principio di autosufficienza economica e sociale); nello specifico delle questioni legate a monitoraggio, algoritmi, istruzione informatica (non solo formazione), etc
Temi generali: anonimato Valutazioni: presenza esplicita nel programma (anonimato, pseudonimato), posizione sull’identificazione degli utenti nelle piattaforme di svago (social, giochi, etc), sistemi di pagamento
Temi generali: concorrenza Accenno alla strategia antitrust (non necessariamente specifiche, ma fondamentali per arginare lo strapotere delle BigTech); presenza all’interno del programma di temi quali il diritto alla riparazione
Temi generali: sovranità digitale Riferimenti alla questione della sovranità digitale o almeno alla strategia industriale/tecnologica (che è indicativa della strategia specifica sulle questioni digitali)
Temi generali: trasparenza Open data, accesso agli atti, disciplina sulle gare pubbliche
Temi generali: anticorruzione Riferimento alla tutela dei whistleblower
Temi specifici: open source Riferimenti all’open source o, preferibilmente, al software libero, presenza nel fediverso
Temi specifici: intelligenza artificiale Riferimenti all’intelligenza artificiale
Temi specifici: smart PA Riferimenti ai servizi digitali al cittadino e al modo di implementarli; certificati, permessi, giustizia, etc
Temi specifici: piattaforme partecipative Riferimenti all’argomento, riforme proposte, eventuali precisazioni
Temi specifici: algoritmi Presenza della questione nel programma ed eventuali riferimenti ad ambiti deliberativi/decisionali (lavoro, giustizia, salute)
Temi specifici: videosorveglianza Posizione sull’utilizzo di videocamere e sensori con il pretesto della sicurezza o del decoro
Temi negativi: sorveglianza Sorveglianza e tecnocontrollo, anche solo verso le categorie “critiche” (detenuti, immigrati, indagati)
Temi negativi: credito sociale Credito sociale
Temi negativi: educazione tecnologica Formazione applicativa invece di istruzione digitale
Temi negativi: voto elettronico Voto elettronico adottato per gli appuntamenti elettorali istituzionali
Ho voluto pubblicare questa riflessione per diversi motivi, ma il motivo più importante di tutti è che sono stufo di leggere solo recensioni negative al fediverso da parte di persone che non capiscono nulla di questa realtà. Questa invece è una recensione negativa, personalmente non del tutto condivisibile, ma molto sensata.
Si vede che è stata scritta da una persona che ha frequentato molto l’ambiente del fediverso e che probabilmente non l’ha vissuto bene.
Sono invece del tutto d’accordo con la questione dei like: il meccanismo dei like non fa bene alla salute. Apprezzo molto infatti quelli iniziative come friendica e lemmy che non ti notificano i like ricevuti.
Si tratta di una scelta coraggiosa e anche un po’ penalizzante per il successo di una piattaforma Social, ma molto molto sana. Credo che mastodon, considerata la sua ragguardevole massa critica, non riuscirà a più a liberarsi delle notifiche dei like.
I Curdi si confermano un eccellente vittima sacrificale, buona per propiziare qualsiasi negoziazione…
Tanto di cappello a quella faccia di bronzo di Erdogan, che riesce a ottenere sempre tutto quello che vuole, per la gioia del suo popolo bue sempre più bigotto e sempre più vittima dell’inflazione, che dimostra di meritarsi cotanto presidente…
Non credo che vincerà. I sondaggi registrano quello che è oggi, ma la strada è lunga e al momento manca totalmente una classe dirigente appena decente. Vedrai che arriveranno grandi investimenti dall’estero per potenziare i movimenti civici punto Quella è la destra che probabilmente vincerà le elezioni: una destra che ancora non ha tirato fuori la testa dal tombino
Sicuramente sarò smentito, ma la Meloni è un fascio (e sottolineo fascio) di rami secchi: fa fuoco e fiamme, ma dura poco. La vera alt-right, quella che farà davvero paura, nascerà dalle cosiddette forze civiche della provincia italiana, che da un secolo costituisce il vero buco “nero” del Bel Paese
Una buona parte della roba che si trova in Italia è stata rubata. Dagli obelischi ad alcune statue greche, dalle reliquie dei Santi orientali ai manoscritti greci, dalle razzie delle Repubbliche marinare, alla paraculaggine dei Papi di ogni secolo, dal frega frega reciproco degli stati italiani preunitari alla predazione fascista in Africa (oggi restituite) e nel dodecanneso (non restituite). Siamo riusciti a fregarci della roba anche in Cina, quando siamo andati a occupare uno sputo di quartiere a Tientsin… 🤣🤣🤣
No guarda: se facessimo un onesto bilancio, sarebbe totalmente a nostro sfavore…
Invece credo proprio che in un paese in guerra costante, sofferta e generalmente perdente contro mafia, degrado, privatizzazione selvaggia, cantieri infiniti, inondazioni e terremoti la digitalizzazione veloce ed emergenziale del patrimonio artistico sia una priorità e che dovrebbe seguire l’esempio emergenziale dell’Ucraina
https://tommasin.org/blog/2022-06-27/etiopia-internet-chiusa-accesso-negato-diritto-negato
Assolutamente no. A parte che il lavoro nero e gli appalti truccati non siamo mai riusciti a lavarceli da soli, queste due cose sono uno dei motivi di inefficienza e impoverimento del sistema paese. Altro che royalty sulle fotografie!..
Quanto ai capolavori trafugati, non riesco a capire a cosa tu tu ti riferisca, ma tranne che per i saccheggi napoleonici (quasi tutti restituiti) la maggior parte delle opere italiane all’estero gliele abbiamo date noi. E comunque anche questo non c’entra nulla con le norme sulla proprietà intellettuale sulle foto di opere d’arte.
Infine, il discorso che fai sulle briciole non sta in piedi, perché il costo per raccogliere quelle briciole è di gran lunga superiore al valore delle briciole: non parlo soltanto del costo in termini di privazione del diritto alla conoscenza per tutti i cittadini italiani e non italiani, ma al fatto che qualsiasi struttura possa essere realizzata per raccogliere quelle briciole, essa costerà di più di qualsiasi guadagno
Quella lettera è un capolavoro. È arte pura: quella lettera è una poesia simbolista che rappresenta un paese in cui i “responsabili” sono responsabili solo per prendere i bonus che puntualmente ogni estate e ogni fine dell’anno vengono riconosciuti loro.
Pertanto mi sentirei addirittura di correggere la tua domanda
In gioco ci sono +100 posti di lavoro, per una mancata presa di responsabilità dell’ente?
Con questa
In gioco ci sono i contratti +100 lavoratori che hanno lavorato, il tutto a causa una mancata presa di responsabilità del responsabile dell’ente?
Benvenuti in Italia!
Tranquilli anche no, grazie… considerando che al momento i beni culturali italiani continuano a essere gestiti attraverso lavoro nero, finte cooperative, appalti sospetti e ora (ci mancava il suggello del PNRR!) anche pretese assurde di proprietà intellettuale che non serviranno che ad arricchire qualcuno dei soliti noti capitani coraggiosi o a far sembrare utile assumere nuovo personale inutile per le cosiddette “valorizzazioni”
Nei paesi seri, le leggi si fanno in base a un’analisi realistica dell’impatto che dovrebbero avere e non in base alle sensazioni e al fiuto.
Ora mi potresti spiegare:
Ecco, per intenderci, quando si giudicano delle leggi, bisognerebbe prima porsi domande di questo libro
We must make a premise: there are different types of instances in the fediverse and some of these, especially mastodon, are of a strongly generalist nature, apolitical and dedicated to an audience that does not want to see disturbing content (Not Safe for Work NSFW).
These instances are forced to silence and sometimes block users who post content of this type without the content warning tag.
This can be considered excessive, but it is the only way to keep an environment free of disturbing elements such as overly fiery political speech, explicit content, foul language.
All this concerns above all the generalist instances.
As for the others, it becomes more rare to practice BAN and silencing.
Unfortunately, however, there are two types of drastic measures: those towards users of your own instance and those towards users of other instances.
In my opinion, the latter should undergo a periodic review, a sort of amnesty that occasionally cleans up the sentences imposed or at least reconsiders some users who at the beginning of their life in the fediverse behaved badly because they were used to the toxic environment of Facebook or of Twitter.
In fact, the problem with these users is that they risk being invisible for life from some instances.
Non mi sembrano affatto tanti. Se consideri che sono meno del 4% della popolazione, alla fine poteva andare peggio
edit: hai presente quanto sexting si faccia oggi? o quante foto intime ci si faccia fare? ecco, considera che ognuna di quelle immagini ha un’altissima probabilità di essere inoltrata a terzi…
Prova 123