La disinformazione generativa è reale: semplicemente non sei il bersaglio, avverte un’organizzazione non-profit che monitora i deepfake
Tendiamo a pensare ai deepfake come a qualcosa di simile a un video di Taylor Swift che fa o dice qualcosa che non farebbe. Ma i deepfake davvero pericolosi non sono quelli di celebrità o politici, ma di situazioni e persone che non possono essere così facilmente identificate e contrastate.
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