Di nuovo a casa, dice il titolo. Come se non lo sapessimo, che tornare a casa non è altro che il passaggio obbligato per poter ripartire. Come se non sapessimo che il punto non è andare o tornare, il punto piuttosto è vivere nella costante tensione fra quelle due dimensioni, fra stare e partire. D’altra parte, non è forse il blues quella musica che vive della tensione incessante fra tonica e dominante, dell’attesa di quell’equilibrio che, una volta realizzato, si rivela una promessa di ripartenza, e poi ancora e ancora, finché ti regge il cuore? (Leggi su Free Zone)