Max Giuliani
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Cake day: nov 16, 2022

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Quello che si sa dalle note di copertina è che un mecenate, tale L. S., nel 2014 commissionò a Duck Baker la composizione di materiale dal titolo Pareto Sketches. Nei due anni successivi Duck avrebbe onorato l’incarico scrivendo ben cento nuovi brani, o forse più, di cui la maggior parte per sola chitarra... [(Leggi su FREE ZONE)](https://www.giannizuretti.com/articoli/artisti-vari-pareto-sketches-compositions-for-guitar-by-duck-baker/)

In quegli anni a Hebden Bridge, cittadina industriale nel West Yorkshire a metà strada fra Leeds e Manchester, due erano i passatempi più praticati. Il primo era scrutare il fiume Calder per prevedere la prossima inondazione della valle. Il secondo era cercare un modo per andarsene da quel posto annerito dalle ciminiere... [(Leggi su Free Zone)](https://www.giannizuretti.com/articoli/trevor-beales-fireside-stories-hebden-bridge-circa-1971-1974/)

Il titolo Freedhome, come una specie di yin e yang, fonde due termini apparentemente opposti (“libertà” e “casa”) che invece sono complementari e non esistono l’uno senza l’altro. La libertà che nasce dall’intimità, l’appartenenza che è tale quando è una scelta libera... [(Leggi su FreeZone)](https://www.giannizuretti.com/articoli/tao-freedhome/)
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L’idea che lega tutto è quella del fuoco intorno al quale si imbracciano gli strumenti e si canta fino a che fa mattina. L’ironia, d’altra parte, è che il filo conduttore delle canzoni da falò è di non avere nessun filo conduttore. Intorno al fuoco si canta per la sola ragione di cantare, e il senso è stare insieme a raccontare storie e far girare qualche bottiglia... [(Leggi su Free Zone)](https://www.giannizuretti.com/articoli/ascolti/tia-palomba-and-the-lazy-folks-campfire-stories/)

Intervista a Luca Giudici sul suo libro "Abbagliati dalla luce” (che torna in libreria, aggiornato) [(Leggi su Free Zone)](https://www.giannizuretti.com/articoli/letture/bruce-springsteen-tutto-e-cambiato-intervista-a-luca-giudici-sul-suo-libro-abbagliati-dalla-luce-che-torna-in-libreria-aggiornato/)

"La prigione dei pupazzi" è un album che cerca dichiaratamente la bellezza e la cerca nella poesia: bellezza non come banale consolazione estetica, ma come forma di insurrezione, di resistenza all’idiozia obbligatoria... [(Leggi su Free Zone)](https://www.giannizuretti.com/articoli/gabriele-priolo-la-prigione-dei-pupazzi/)

Di nuovo a casa, dice il titolo. Come se non lo sapessimo, che tornare a casa non è altro che il passaggio obbligato per poter ripartire. Come se non sapessimo che il punto non è andare o tornare, il punto piuttosto è vivere nella costante tensione fra quelle due dimensioni, fra stare e partire. D’altra parte, non è forse il blues quella musica che vive della tensione incessante fra tonica e dominante, dell’attesa di quell’equilibrio che, una volta realizzato, si rivela una promessa di ripartenza, e poi ancora e ancora, finché ti regge il cuore? [(Leggi su Free Zone)](https://www.giannizuretti.com/articoli/ascolti/andrea-giannoni-at-home-again/)

La storia comincia con una vecchia radio. I giorni sono quelli in cui i nomi degli artisti americani venivano brutalmente italianizzati, in ossequio all’autarchia linguistica e culturale. Anita Camarella scrive una storia ambientata in quei “radio days”: un libro, un audiolibro e dieci mp3 di brani originali di Anita Camarella e Davide Facchini [(Leggi su Free Zone)](https://www.giannizuretti.com/articoli/anita-camarella-la-famiglia-canterina/)

Arrangiare melodie per violino sulla chitarra fingerpicking è una piccola forma d’arte a sé nell’universo della musica acustica per chitarra. Prendere una linea melodica che spesso nasce nuda, in forma modale, costruirle un contesto, inventarle un’ambientazione, un movimento armonico intorno, e quindi un senso nuovo, è un modo di costruire mondi. È un terreno su cui si misura la classe e l’intelligenza compositiva di un chitarrista. [(Leggi su Free Zone)](https://www.giannizuretti.com/articoli/ascolti/duck-baker-wink-the-other-eye-fiddle-tunes-for-solo-guitar/)

Beppe Gambetta - Un panino
Beppe Gambetta all’apice della seconda parte della sua storia artistica: maestro del flatpicking nella chitarra bluegrass, da anni ha trasposto la sua tecnica formidabile in una musica più mediterranea e nel repertorio di De Andrè. Nel 2022 ha pubblicato questo singolo. Immagina Faber che guarda da lassù e scuote la testa alla vista di tanti tributi ipocriti e finti epigoni. Fantastico Gambetta.

Franco Morone è citato come un maestro da un paio di generazioni di strumentisti. Il cd è composto da tredici singoli usciti sulle piattaforme digitali nel corso del 2021, assemblati per riprendere il filo di un discorso rimasto in sospeso per un bel po’ di anni. Un album dove sono l’impronta e lo stile di Morone a costituire un filo conduttore che non si perde.

13 anni dopo “Il regno delle fate”, Manfredi torna sulla metafora delle fate, appunto, con un album di quelli che ti fanno entrare piano piano e poi non ti mollano più. Pensato nei minimi dettagli, anche nell’uso creativo dell’elettronica, “Il grido della fata” è uno dei grandi album di questi anni.

È uscito in abbinamento a un fumetto creato dalla matita di Lorenzo Menini. Una specie di viaggio onirico nella musica country, con tanta perizia e tanta gratitudine per i padri (e anche le madri) del genere.

“Why Not” è una festa dalla prima all’ultima nota. Paolo Ercoli si muove a cavallo dei generi con grande autorevolezza. Una festa, dicevo: il divertimento è anche provare a riconoscere tutti gli invitati illustri, come nel video che segue.

Cantautore, chitarrista, narratore, quasi cantastorie: Luigi De Gregori è uscito in coda al 2021 con un album di canzoni suonate e cantate in modo brillante, con qualche riproposizione di suoi pezzi già incisi, come è sua abitudine.

Sai quella frase (aforisma, si dice aforisma) che non si capisce se l'ha detta Elvis Costello o Frank Zappa (spoiler: nessuno dei due) che fa: "Parlare di musica è come danzare di architettura", no? Ecco, la usano per dire che parlare di musica, o scriverne, è un'attività futile. Le ho sempre dato un altro senso: parlare di musica è un atto comunicativo che prende spunto da un altro atto comunicativo, ha una sua autonomia ma un grado simile di responsabilità. Questo libro parla di musica ed è bello come un bel disco. Anzi, come tanti bei dischi, visto che non lo leggi in tre quarti d'ora. Parlare di musica riparte da qui.

Il cantautore Massimo Donno è salentino, nato e cresciuto davanti al Mediterraneo, quel mare che separa e insieme unisce, che fa da barriera tra popoli mentre li rende dirimpettai... [(Leggi su Mescalina)](https://www.mescalina.it/musica/recensioni/massimo-donno-lontano)

I “legami di sangue” del titolo sono il tema che fa da cornice alle undici canzoni: a rappresentarlo in copertina c’è una foto del musicista, bambino, in compagnia di Leonard, il padre scomparso da molti anni. [(Leggi su Mescalina)](https://www.mescalina.it/musica/recensioni/ben-harper-bloodline-maintenance)

Elva Lutza è stato un duo sardo composto da Gianluca Dessì (chitarrista acustico di tradizione britannica ma impegnato anche nella musica popolare sarda) e Nico Casu alla voce e alla tromba.
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De Andrè lo hanno rifatto un po' tutti. Ma Aronne Dell'Oro è, oltre che cantante e chitarrista, uno studioso di musiche del sud Italia. La sua capacità di cogliere e amplificare gli umori mediterranei di Fabrizio De Andrè fa di questa cover una delle migliori riproposizioni in circolazione del cantautore genovese.

Andrea Carpi introdusse in Italia l'intavolatura per chitarra. Attraverso le riviste (Ciao2001, Chitarre, Chitarra Acustica) e i suoi storici manuali, ha insegnato a suonare a generazioni e ha diffuso la cultura della chitarra. Tutta la storia in questa intervista di cinque anni fa. [(Da RadioTarantula)](https://medium.com/radiotarantula/andrea-carpi-la-fissa-di-suonare-con-le-dita-8da409954bc7)

La versione più celebre è di Simon and Garfunkel, ma l'hanno suonata Bert Jansch, Renbourn, un po' tutti. E chiunque abbia tentato di impratichirsi col fingerpicking l'ha studiata. Anji (o Angi, o Angie a seconda delle versioni) di Davy Graham è un classico della chitarra folk inglese, un blues venato di flamenco.
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Claudio Sanfilippo è uno dei nostri cantautori più importanti. L'ha fregato il fatto di avere qualche anno in meno dei "classici". Nel 2019 ha pubblicato "Boxe", un CD di canzoni scritte nell'arco di trent'anni e registrato con solo voce e chitarre acustiche, senza sovraincisioni. Conoscevo da tre anni il lavoro che conservava nel cassetto, e quando finalmente uscì feci a Claudio una lunga intervista per il mio blog. [(Qui la prima parte)](https://link.medium.com/6c2c0VnB8ub) [(Qui la seconda)](https://link.medium.com/5Q4ifORB8ub)

La migliore recensione letta finora. Io sono di quelli che per quarant’anni hanno pensato che Bruce un album di soul avrebbe potuto farlo con una mano legata dietro la schiena. Ora è arrivato ed effettivamente l’ha fatto con una mano legata dietro la schiena. Ha una band che è una potente macchina da soul e invece ha fatto suonare tutti gli strumenti a Ron Aniello. E vabbè. Ma comunque sono anziano 😁 , nostalgie e aspettative sono un problema mio. Credo sia un disco onesto.


Storie di Milano e di navigli, è il Claudio Sanfilippo che musicalmente guarda al Brasile. Questa la incise anche Mina.

...l'autore era Wizz Jones, un personaggio storico - ma non troppo noto - del folk britannico degli anni '70. Quella cover gli regalò un momento di imprevista notorietà anche fuori dalla nicchia del pubblico del folk. Per capirci, Wizz è il chitarrista che divideva il palco con John Renbourn nell'ultimo tour di quest'ultimo.

Nel 2012 Bruce Springsteen e la E Street Band si inventavano una cover per ogni tappa del tour, che omaggiasse la città dove si trovavano o la musica di quel paese. Quella sera, a Berlino, sfoderarono un arrangiamento di "When I Leave Berlin", una canzone che molti nel pubblico non conoscevano...


Dall'album "A World of Lullabies" e dal libro di intavolature "Ninne Nanne tradizionali per chitarra Fingerstyle". "La siminzina" è una ninna nanna siciliana, qui arrangiata per chitarra in accordatura di Sol minore aperto.

Ralph McTell racconta che alla fine degli anni ’60 aveva conosciuto il chitarrista Gary Peterson, che gli fece ascoltare Joseph Spence e gli insegnò qualche suo pezzo. “È stato una grande influenza sulla mia vita e credo che la maggior parte dei moderni chitarristi acustici, anche senza saperlo, conoscano qualcosa della sua musica, magari attraverso il lavoro di Ry Cooder”. [(Da RadioTarantula)](https://link.medium.com/72ABFhLs1ub)