• Ale Paoletti@social.vivaldi.net
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    4 days ago

    @prealpinux @aitech bhè, per alcune cose (penso a libri esclusi dal mercato degli audiolibri o serie animate che, per mille motivi legittimi, non verrebbero mai prese in considerazione per un doppiaggio “tradizionale”), potrebbe anche starci e, anzi, potrebbe essere anche uno strumento per rendere maggiormente accessibili determinati contenuti. Se trattasi semplicemente di un modo per ridurre i costi, rinunciando al fattore umano che apporta qualità e valore al prodotto finale, la cosa - soprattutto se portata all’eccesso, così come siamo molto bravi a fare, ragionando più in generale - mi lascerebbe abbastanza schifato.