«È morto a 88 anni lo scrittore giapponese Kenzaburo Oe, tra le altre cose vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1994. La notizia è stata annunciata lunedì dalla sua casa editrice giapponese, Kodansha, che ha detto che Oe è morto il 3 marzo.» [continua su Il Post]

«Considerato a lungo uno degli scrittori più scomodi, sia per il suo rifiuto di una prosa convenzionale sia per i ripetuti attacchi al sistema politico ed economico giapponese, Ō. ha ottenuto un riconoscimento a livello internazionale nel 1994, con l’assegnazione del premio Nobel per la letteratura. La ricchezza immaginativa, la polivalenza del linguaggio, il carattere sperimentale sono gli aspetti più significativi della sua opera, in cui è evidente una profonda assimilazione della cultura occidentale (da V. Turner, M. Bachtin, Ju. Lotman a W.B. Yeats, W. Blake, F. O’Connor e soprattutto M. Twain, esempio e stimolo fin dagli anni della giovinezza). D’altra parte, Ō. si presenta come una figura isolata, di difficile approccio, inquietante per il messaggio che propone, lontano dal grosso pubblico al quale non offre alcuna visione rassicurante o ottimistica della realtà.» [continua su Treccani]