Femminista intersezionale in fieri, aroace, atea agnostica, lettrice curiosa, book blogger, amante dell’inverno e del tè caldo.
In ebook ho quasi finito “Appartamento 401” di Shūichi Yoshida, un romanzo molto particolare che è molto diverso da come me lo aspettavo - ma in senso positivo: riesce a mettere sul tavolo una riflessione molto interessante sulla crudeltà della società. Dopo penso che inizierò “Lo sguardo anarchico”, una lunga chiacchierata di David Goodway con Colin Ward. In cartaceo, invece, sto leggendo “Passione sakura” di Naoko Abe, che racconta la storia di come Collingwood Ingram abbia contribuito a reintrodurre in Giappone delle varietà di ciliegio ornamentale andate perdute. È storia che non conoscevo e mi sta appassionando molto.
Ho letto un solo suo romanzo, L’albergo della magnolia, che mi è piaciuto molto. Mi ero ripromessa di leggere altro, ma poi tra un libro e l’altro non mi è mai capitato. Ho l’impressione che non sia un’autrice molto letta, soprattutto per quanto riguarda i suoi romanzi per adultə, ed è un vero peccato, visti la sua bravura e lo sguardo lucido sull’attualità che dimostra in questa intervista, nonostante i suoi novant’anni.
Ma poi vorrei sapere chi entra in libreria per comprare un giocattolo. Per i giocattoli ci sono i negozi di giocattoli, che hanno anche più assortimento e possono anche darti dei consigli specifici. Se in libreria vuoi vendere altro, puoi allargarti alla cancelleria (taccuini, segnalibri, matite…) perché può fare da accompagnamento alla lettura, ma oltre mi sembra folle andare.
È un e-commerce che permette di fare acquisti nelle varie librerie indipendenti d’Italia aderenti, ottimo se come me abiti lontano da ogni libreria e non vuoi acquistare da Amazon e affini. Drm Adobe vera bestia di Satana, spero che perlomeno venga presto sostituito da Readium LCP, che da un anno e passa che lo “maneggio” non mi ha mai dato nessun tipo di problema.
Non mi stupisce questa storia, perché fa il paio con la mia esperienza. È il motivo per cui mi sono disiscritta a tutte le newsletter di tutti i vari store, tranne Bookdealer (che invia email abbastanza raramente e non con le offerte del periodo) e Bookrepublic (che non accetta l’acquisto di spazi promozionali). Ed è anche il motivo per cui i consigli di lettura dei personaggi ‘blasonati’ sono così bistrattati: alla centesima volta che mi consigli della monnezza, smetto di considerarti, perché evidentemente vuoi solo spacciarmi sterco per oro per far felice qualche casa editrice.
Sì, infatti. Nonostante il DRM Adobe faccia schifo e dia pure una marea di problemi tecnici, si ostinano a usarlo. Non so nemmeno con che coraggio tirano in ballo il proteggersi dalla pirateria: qualunque persona è in grado di rimuoverlo, visto che non servono particolari competenze, e le CE che non lo usano sono ancora lì a vendere i loro ebook.
Be’, se hai un e-reader che legge epub (quindi credo tutti tranne Kindle), puoi comprare dove vuoi e prendere in prestito i libri da MLOL. Non è che se hai un Kobo sei costretto a comprare ebook dal loro store; al limite, puoi anche orientarti su un dispositivo che non è legato a nessuno store in particolare (tipo PocketBook), se mai ti verrà voglia di provare.
Domanda interessante! Allora direi in media tra le 50 e le 100 pagine. Molto dipende dal tipo di libro: quanti sono i punti di vista, a quante pagine dall’inizio si capisce come funziona il mondo magico/fantascientifico, etc… Ovviamente ci sono anche dei romanzi scritti per essere criptici e “difficili” da capire in generale, dove è complicato dire in che punto si è davvero entratз nella storia, sempre che ci si sia riuscitз (penso a “L’arcobaleno della gravità”, “Ulisse” o “Infinite jest”); oppure romanzi volutamente incompresibili per molte pagine per una precisa scelta narrativa (come “Amatissima” dove per metà romanzo non si riesce a capire cosa ci racconta Morrison, un espediente che serve a raffigurare una precisa condizione dei suoi personaggi, che diventa chiara molto avanti nella storia).
Speriamo davvero, immagino che quando un’autorə pensa a un futuro migliore la prima cosa che salti in mente siano utopie già fallite perché, anche se irrealizzate, sono comunque già presenti nel nostro immaginario. Suppongo non sia facile scremarle e andare più lontano, dove davvero non ha messo piede nessunə.
Vero, ma mi sembra comunque un motivimento dal quale possono nascere storie (e progetti) molto interessanti. Sappiamo cosa non va, è bello che ci siano autorз che cercano di creare un immaginario narrativo di come potrebbe diventare in positivo questo nostro mondo attuale e di come arrivarci, perché mi sembra proprio che oggi ci manchi la capacità di visualizzare un futuro positivo, vista la negatività del presente.
Probabilmente non c’entra nulla (non ne so abbastanza per poter giudicare😅), ma ho appena provato a cambiare l’email del mio account (da Gmail a Infomaniak, per la cronaca) e mi dice che la funzione al momento non è disponibile. Ho contattato il servizio clienti, come mi veniva suggerito, speriamo che la cosa si risolva, mi seccherebbe che l’account mi rimanesse con Gmail.
Non saprei cosa dirti, perché dovrebbe essere una collana di opere inedite e non ho trovato ə autorə da nessuna parte. Il mio piano è andare in edicola e vedere un po’ com’è il primo volume e poi decidere…
Ne è uscita più di una: una nel 2021 (che ho fatto) sulla grande letteratura giapponese; poi, visto il successo, hanno continuato con questa chiamata ‘Giappone: storia, cultura, stili di vita’ e con la collana dedicata ai gialli nipponici.