**[Ma finalmente ho una buona notizia da condividere. Ho un caso di studio positivo e possiamo imparare da esso.
Ecco la sorpresa: questa azienda è stata un fallimento con i media digitali e ha avuto successo abbracciando la tecnologia più antiquata di tutte: il libro stampato.
Questo è un bel risultato. Quindi diamo un’occhiata all’inversione di tendenza di Barnes & Noble.](https://tedgioia.substack.com/p/what-can-we-learn-from-barnes-and)**
Non mi stupisce questa storia, perché fa il paio con la mia esperienza. È il motivo per cui mi sono disiscritta a tutte le newsletter di tutti i vari store, tranne Bookdealer (che invia email abbastanza raramente e non con le offerte del periodo) e Bookrepublic (che non accetta l’acquisto di spazi promozionali). Ed è anche il motivo per cui i consigli di lettura dei personaggi ‘blasonati’ sono così bistrattati: alla centesima volta che mi consigli della monnezza, smetto di considerarti, perché evidentemente vuoi solo spacciarmi sterco per oro per far felice qualche casa editrice.
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@ferrante questo è proprio vero ma c’è anche un altro aspetto da non sottovalutare quando si vedono librerie che vendono giocattoli, film e altri ammenicoli: è il fatto che sembrano non credere nel proprio Core business. C’è un famoso marchettaro su LinkedIn che consiste sempre su una regola del marketing che viene sempre disattesa: l’estensione di linea è il male assoluto, perché se non sei capace di vendere quello che devi sicuramente non sarai capace di vendere ciò che non devi
@lasiepedimore
Ma poi vorrei sapere chi entra in libreria per comprare un giocattolo. Per i giocattoli ci sono i negozi di giocattoli, che hanno anche più assortimento e possono anche darti dei consigli specifici. Se in libreria vuoi vendere altro, puoi allargarti alla cancelleria (taccuini, segnalibri, matite…) perché può fare da accompagnamento alla lettura, ma oltre mi sembra folle andare.
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Davvero, allargando il discorso, lo si può applicare in innumerevoli (se non tutti) ambiti. Personalmente sono davvero stanca di chi cerca di rifilarmi roba scadente, soprattutto perché dove sei più ferratə puoi individuare l’inganno, ma non è che si può sempre essere espertə di tutto…
@lasiepedimore @ferrante bookdealer non la conosco, bookrepublic la adoro, perché su ogni ebook mette l’indicazione se è libero o bloccato dal drm
E non aggiunge il DRM dove non c’è, come fanno gli altri store.
È un e-commerce che permette di fare acquisti nelle varie librerie indipendenti d’Italia aderenti, ottimo se come me abiti lontano da ogni libreria e non vuoi acquistare da Amazon e affini. Drm Adobe vera bestia di Satana, spero che perlomeno venga presto sostituito da Readium LCP, che da un anno e passa che lo “maneggio” non mi ha mai dato nessun tipo di problema.
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@ferrante @lasiepedimore ho poi letto l’articolo. Quelle librerie sono posti dove mi piacerebbe molto lavorare. Il problema è che la persona che arriva ad aprire al mattino potrebbe trovarmi ancora dentro a leggere qualcosa dal giorno prima, perché mi sono scordata di andare a casa
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