Il Consiglio e il Parlamento hanno raggiunto oggi un accordo politico provvisorio su una proposta di revisione della direttiva sul rendimento energetico nell’edilizia.

La direttiva rivista stabilisce nuovi e più ambiziosi requisiti di rendimento energetico per gli edifici nuovi e ristrutturati nell’UE e incoraggia gli Stati membri a rinnovare il proprio patrimonio edilizio.

Gli edifici sono responsabili di oltre un terzo delle emissioni di gas serra nell’UE. Grazie a questo accordo, saremo in grado di migliorare il rendimento energetico degli edifici, ridurre le emissioni e affrontare la povertà energetica. Si tratta di un altro grande passo avanti verso l’obiettivo dell’UE di raggiungere la neutralità climatica entro il 2050. Oggi è un buon giorno per i cittadini, la nostra economia e il nostro pianeta".

  • Teresa Ribera, terzo vicepresidente del governo spagnolo e ministro per la transizione ecologica e la sfida demografica

Gli obiettivi principali della revisione sono che entro il 2030 tutti i nuovi edifici siano a emissioni zero e che entro il 2050 il patrimonio edilizio esistente sia trasformato in edifici a emissioni zero.

I due colegislatori hanno concordato l’articolo 9a sull’energia solare negli edifici, che garantirà la diffusione di impianti solari adeguati negli edifici di nuova costruzione, negli edifici pubblici e in quelli esistenti non residenziali sottoposti a interventi di ristrutturazione che richiedono un’autorizzazione.