Composto da 10.056 pannelli di ultima generazione, l’impianto ha una potenza di circa 5,5 MW, sufficiente a soddisfare il fabbisogno annuale di oltre 3.200 famiglie.

Italgen prosegue il proprio percorso di sviluppo e diversificazione delle fonti di produzione energetica inaugurando a Modugno (BA) un nuovo impianto fotovoltaico a terra riqualificando un’area industriale bonificata. Al taglio del nastro sono intervenuti, tra gli altri, Antonio Decaro, Sindaco di Bari, Nicola Bonasia, Sindaco di Modugno, e Luca Musicco, Consigliere Delegato e Direttore Generale Italgen.

Realizzato con tecnologie all’avanguardia, l’impianto di Modugno è composto da 10.056 pannelli fotovoltaici di ultima generazione e ha una potenza totale di circa 5,5 MW con una produzione annuale attesa nell’intorno di 8,5 GWh, interamente immessa in rete, pari al consumo annuale di circa 3.200 famiglie. Energia rinnovabile e totalmente green, con un risparmio in termini di emissioni di ben 2.700 tonnellate di CO2 l’anno. Il parco fotovoltaico di Modugno, il più grande per taglia e producibilità del programma di sviluppo 2024 di Italgen, si inserisce in più ampio piano di crescita e sviluppo avviato tre anni fa dalla società anche per diversificare le fonti di produzione energetica e mitigare il rischio di cambiamento climatico.

La realizzazione dell’impianto nasce dalla collaborazione tra Italgen e il Comune di Modugno e si inserisce nell’ambito del progetto di riqualificazione dell’area industriale di Modugno sede dell’ex cava di calcare con annessa cementeria Italcementi, che erano in precedenza bonificati. Italgen, proprietaria dell’area, ha costruito il parco fotovoltaico sull’area di circa 6 ettari un tempo occupata dagli impianti industriali, senza quindi alcun nuovo consumo di suolo, e ha ceduto al Comune un’area di oltre 20 ettari per la realizzazione di un’area naturalistica per la fruizione pubblica, che aumenta di 5 volte la superficie a verde di Modugno. Nell’ambito del progetto, Italgen si è anche occupata della realizzazione di una pista ciclopedonale che attraversa l’area naturalistica e di un belvedere con vista sul lago che sorge nell’ex cava, anch’esse cedute al Comune.