La medicina è una disciplina strana e terribile: il suo soggetto sono le sofferenze, le nostre sofferenze. E per snidarle, trovarne il punto debole e annientarle, deve sperimentare su dei corpi. Così, è accaduto che, in passato, scienziati e medici si rivolgessero al primo corpo che trovavano: il proprio. Un salto nel buio oggi inconcepibile, che ha fatto la storia della ricerca medica. Eppure oggi è quasi dimenticato, o è ridotto a spigolatura da Settimana Enigmistica.
Invece questo mosaico semisconosciuto di esperimenti su di sé, di autoesperimenti, ha moltissimo da dire su di noi e sulla medicina, come dimostra l’ultimo libro di Silvia Bencivelli, Eroica, folle e visionaria (Bollati Boringhieri, 2023). Bencivelli, laureata in medicina, giornalista scientifica e divulgatrice, dissotterra e racconta le storie rocambolesche di scienziati che decidono di affrontare l’ignoto sulla propria pelle. Racconta gli autoesperimenti che hanno illuminato le cause di malattie che uccidevano o causavano sofferenze a milioni di persone come lo scorbuto e la pellagra; quelli che hanno segnato l’alba dei vaccini e dell’anestesia; ma anche autoesperimenti dimenticati, fallimentari, eppure non meno interessanti. Storie a volte struggenti, a volte dissennate, spesso cinematografiche, sempre con la sorpresa dietro l’angolo. … continua a leggere