Ecco un buon esempio di libro per ragazzi che dovrebbe essere letto prima dagli adulti: in un liceo, un professore conduce un esperimento sociale in classe per spiegare il nazismo (e l’omologazione, il bullismo, il pensiero unico, ecc.). Volete rabbrividire? Leggetelo e pensate che è ispirato a una storia vera. E se avete veramente coraggio, guardatevi anche l’omonimo film. Mi detesterete per il trauma che vi avrò procurato.
Io ho guardato il film! E ammetto che… non mi è piaciuto affatto. Vi sono degli scenari veramente surreali che rendono difficile la fruizione di quello che è un messaggio giusto, perché si distacca troppo dall’immaginario reale; i giovani sono chiaramente scritti da un adulto, come se fossero degli adulti.
Ricordo che tutta la situazione mi sembrò alquanto bizzarra e inverosimile, e quando andai infatti a cercare la “storia vera” che citava il film rimasi alquanto deluso - si parla di un esperimento accademico di un’università americana negli anni '60, un progetto morto in maniera precoce e mal documentato, in cui non è successo nulla di ciò che si narra nella storia fin troppo romanzata.
il film è - deliberatamente - diverso, perfino nel finale. Fossi in te cercherei il libro in biblioteca (così non rischi di spendere un deca per un consiglio “sbagliato”): in mezz’ora si legge. Il peggio che ti potrà succedere sarà che avrai buttato mezz’ora della tua vita (più il tragitto per la biblioteca e ritorno). Come dicevo, io ci ho letto molto sui meccanismi di omologazione, bullismo, “spirito di gruppo”, esclusione. La mia, però, è una lettura personale, come sempre quando si tratta di lettura.