Un’indagine congiunta di Lighthouse Reports e dei suoi partner rivela che sia le autorità italiane che i vertici di Frontex erano consapevoli che l’imbarcazione mostrava segni di pericolo quando è stata avvistata per la prima volta sei ore prima del naufragio, ma hanno comunque deciso di non intervenire - e in seguito hanno cercato di nascondere quanto sapevano.

In particolare, abbiamo ottenuto rapporti di missione riservati di Frontex che rivelano che un aereo gestito dall’agenzia di frontiera aveva segnalato segnali di pericolo sia all’agenzia che alle autorità italiane. Ore prima del volo, gli operatori avevano avvertito di “forti venti” nel Mar Ionio. Frontex ha poi individuato l’imbarcazione tracciando diverse telefonate satellitari effettuate nel corso della giornata dalle persone a bordo. Un resoconto dettagliato delle chiamate del pilota mostra che Frontex sapeva che si trattava di una “possibile nave di migranti”, senza giubbotti di sicurezza visibili e con una “significativa risposta termica” da sottocoperta. Secondo l’ufficio stampa di Frontex, ciò indica la presenza di un numero “insolito” di persone a bordo.

  • iam0dayOPM
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    Italiano
    411 months ago

    Dalla testata Domani:

    A tre mesi di distanza la procura di Crotone ha iscritto i nomi e cognomi dei primi indagati nell’ambito dell’inchiesta sul naufragio avvenuto quel 26 febbraio scorso a 40 metri dalla spiaggia di Steccato di Cutro. Inoltre sono in corso una serie di verifiche negli uffici della guardia di finanza e della guardia costiera. «Più che ricerche vere e proprie, stiamo effettuando controlli a campione su elementi che ci sembravano mancanti per completare l’indagine», ha detto il procuratore Giuseppe Capoccia. Le perquisizioni si sono concentrate nei confronti di almeno tre ufficiali della guardia di finanza a cui vengono contestate misure opache e poco trasparenti sia nella redazione delle relazioni finali sull’operato del corpo in quella sera sia nelle comunicazioni. Secondo la procura gli agenti hanno utilizzato anche cellulari personali privati per comunicare tra loro, l’obiettivo è rintracciare le chiamate e i messaggi per capire le motivazioni dei ritardi nei soccorsi.