Un’indagine congiunta di Lighthouse Reports e dei suoi partner rivela che sia le autorità italiane che i vertici di Frontex erano consapevoli che l’imbarcazione mostrava segni di pericolo quando è stata avvistata per la prima volta sei ore prima del naufragio, ma hanno comunque deciso di non intervenire - e in seguito hanno cercato di nascondere quanto sapevano.
In particolare, abbiamo ottenuto rapporti di missione riservati di Frontex che rivelano che un aereo gestito dall’agenzia di frontiera aveva segnalato segnali di pericolo sia all’agenzia che alle autorità italiane. Ore prima del volo, gli operatori avevano avvertito di “forti venti” nel Mar Ionio. Frontex ha poi individuato l’imbarcazione tracciando diverse telefonate satellitari effettuate nel corso della giornata dalle persone a bordo. Un resoconto dettagliato delle chiamate del pilota mostra che Frontex sapeva che si trattava di una “possibile nave di migranti”, senza giubbotti di sicurezza visibili e con una “significativa risposta termica” da sottocoperta. Secondo l’ufficio stampa di Frontex, ciò indica la presenza di un numero “insolito” di persone a bordo.
Dalla testata Domani: