• MrAlagos
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    4 days ago

    Purtroppo di esempi di Paesi “unitari” spaccati come l’Italia ce ne sono molti altri, e quasi tutti si stanno trascinando i problemi da decenni o secoli esattamente come noi. Quando manca la volontà o la possibilità di fare riforme agli ordini prestabiliti che sono ritenuti intoccabili succedono queste cose.

    La Spagna ha concesso autonomie molto più forti di quelle italiane dopo la caduta del fascismo, che le aveva abolite. L’Italia invece dopo la caduta del suo fascismo ha disatteso la costituzione repubblicana per 22 anni, istituendo solo nel 1970 le amministrazioni regionali. Questo è il bel modello unitario all’italiana.

    Il progetto federalista italiano è morto con i federalisti risorgimentali perché è stato superato dallo Stato nazionale unitario.

    I problemi invece sono ancora tutti qua.

    Se la secessione, per fortuna, non ha portato risultati a livello nazionale, un superamento di quelle idee con progetti di maggiore autonomia stanno evidentemente raccogliendo un consenso popolare molto maggiore, a partire dalla riforma del Titolo V e arrivando alla sua implementazione nella legislazione e nell’ordinamento (perché di questo stiamo parlando, come sempre con i tipici vent’anni di ritardi italiani). E’ completamente legittimo.

    Se ci sono esempi di libertari che combattono per la centralizzazione violenta o forzata in uno Stato che distrugga le diversità e riduca le autonomie sono curioso di conoscerli.

    • informapirata@poliverso.org
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      4 days ago

      @MrAlagos

      > La Spagna ha concesso autonomie molto più forti di quelle italiane dopo la caduta del fascismo, che le aveva abolite.

      La Spagna è un ex impero, umiliato dalle potenze straniere che l’hanno distrutto (Inghilterra, Francia e USA) in cui si parlano 3 lingue diverse e in cui la repressione fascista verso i Catalani e i Baschi ha prodotto ferite incurabili.

      > L’Italia invece dopo la caduta del suo fascismo ha disatteso la costituzione repubblicana per 22 anni, istituendo solo nel 1970 le amministrazioni regionali.

      L amministrazioni regionali sono poco più che i dipartimenti napoleonici

      > un superamento di quelle idee con progetti di maggiore autonomia stanno evidentemente raccogliendo un consenso popolare molto maggiore, a partire dalla riforma del Titolo V

      La riforma del titolo V è stata votata solo perché pubblicizzata come compromesso per evitare la secessione leghista. Al momento si tratta della riforma più autolesionista mai fatta da uno stato europeo, visto che ha determinato l’esplosione incontrollata della spesa pubblica. Bella riforma, eh…

      > Se ci sono esempi di libertari che combattono per la centralizzazione violenta o forzata in uno Stato che distrugga le diversità e riduca le autonomie sono curioso di conoscerli.

      Risparmiati gli straw man, per cortesia

      • MrAlagos
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        4 days ago

        in cui la repressione fascista verso i Catalani e i Baschi ha prodotto ferite incurabili

        In Italia dopo la guerra civile invece, con territori persi e territori che erano stati repressi dal fascismo, territori in cui c’è stata l’invasione e la collaborazione dei nazisti ma anche la Resistenza, territori che hanno minacciato la secessione armata (alcuni lo hanno fatto per decenni) e hanno ottenuto il contentino dello statuto speciale, la transizione post fascista è stata una passeggiata di salute.

        L amministrazioni regionali sono poco più che i dipartimenti napoleonici

        Charles De Gaulle è caduto per aver tentato di rendere la Francia più decentralizzata; non era certo un pazzo o uno sporco secessionista leghista ignorante. Al confronto dell’Italia la Francia è ancora una gabbia di ferro che si sta disgregando, saranno costretti a concedere alla Corsica qualcosa di più simile al nostro statuto speciale mentre per i territori d’oltremare che già hanno più autonomia non sembra comunque bastare.

        Al momento si tratta della riforma più autolesionista mai fatta da uno stato europeo, visto che ha determinato l’esplosione incontrollata della spesa pubblica.

        Ci vuole davvero tanto coraggio ad incolpare una riforma che finora è stata applicata per un numero davvero esiguo di ambiti mentre negli anni i governi centrali hanno sprecato soldi a destra e a manca nei modi più fantasiosi, hanno ignorati problemi gravi e strutturali che perdurano da decenni e hanno pure avallato tagli scriteriati e dannosissimi che hanno messo in ginocchio milioni di persone per l’incapacità dei pochi.

        Straw man o meno, aspetto esempi di libertari che lottano per la centralizzazione.

        • informapirata@poliverso.org
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          4 days ago

          @MrAlagos

          > hanno ottenuto il contentino dello statuto speciale, la transizione post fascista è stata una passeggiata di salute

          Rispetto alla Spagna direi di sì. Qui quelle ferite sono state rimarginate tutte, tranne che presso alcuni nuclei radicalizzati ormai irrilevanti socialmente e politicamente

          > Charles De Gaulle è caduto per aver tentato di rendere la Francia più decentralizzata

          CdG è caduto perché dopo aver trasformato la democrazia parlamentare in un consolato romano quinquennale. Ha conseguito la propria missione e la destra francese non aveva più motivo di sostenerlo per le stronzate.

          > Ci vuole davvero tanto coraggio ad incolpare una riforma che finora è stata applicata per un numero davvero esiguo di ambiti mentre negli anni i governi centrali hanno sprecato soldi a destra e a manca nei modi più fantasiosi

          Basta vedere il tracollo della sanità e della scuola successivo alla modifica Titolo V per capire cosa è successo. Tant’è vero che non esiste nessun costituzionalista che non condanni modi e contenuti di quella riforma.

          Poi stranamente, persone che disperatamente tentano di difendere quella riforma costituzionale, stanno uscendo solo da qualche mese nel dibattito pubblico: fenomeno spiegabile solo con la volontà di difendere l’oscenità normativa dell’autonomia differenziata.

          > Straw man o meno, aspetto esempi di libertari che lottano per la centralizzazione

          Siccome vedo che per la seconda volta mi fai questa domanda, cerco di spiegarti perché la frase

          il federalismo libertario esiste, il centralismo napoleonico libertario (modello su cui i Savoia hanno fondato il Regno unitario) invece no

          è sbagliata.
          Come ho già spiegato, il federalismo libertario non c’entra nulla con il dibattito italiano, uno stato unitario da 160 anni che da 160 anni non presenta serie proposte federaliste a causa dell’insussistenza di quest’esigenza.
          L’unità dello stato italiano è sempre stata imprescindibile in quanto è stato, tra alti e bassi, l’unico baluardo alle potenze straniere che volevano spartirsi la penisola (ricca ed egregiamente posizionata nel Mediterraneo) in base a sfere di influenza e alle consorterie mafiose di carattere locale che dai tempi dei feudatari o delle cosche nobiliari della Roma del Duecento, per arrivare alle signorie industriali di fine Ottocento e inizio Novecento e alle cupole malavitose di fine secolo.
          Il cosiddetto federalismo in italia è solo la veste ripulita indossata dai complici della liquidazione del Paese

          • MrAlagos
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            4 days ago

            Qui quelle ferite sono state rimarginate tutte

            Certo, come no, il secessionismo leghista è solo stupidità e non bisogna interrogarsi oltre, aver sputato sulla costituzione su 22 anni per opportunismo politico è stato bellissimo, le divisioni economiche e sociali sono state tutte colmate con successo dal modello centralista come predetto nel 1972.

            Poi stranamente, persone che disperatamente tentano di difendere quella riforma costituzionale, stanno uscendo solo da qualche mese nel dibattito pubblico: fenomeno spiegabile solo con la volontà di difendere l’oscenità normativa dell’autonomia differenziata.

            Il rasoio di Occam dice che, molto semplicemente, alla gente andava bene la riforma del Titolo V, che infatti è stata promossa con referendum, e va ancora bene anche la decentralizzazione sul modello delle regioni.

            Come ho già spiegato, il federalismo libertario non c’entra nulla con il dibattito italiano, uno stato unitario da 160 anni che da 160 anni non presenta serie proposte federaliste a causa dell’insussistenza di quest’esigenza.

            La decentralizzazione italiana che dura da decenni è lenta ma costante. Il federalismo è il mezzo più semplice e veloce per ottenere un sistema davvero solido e non passare per tutte questi scontri (e abusi, quando lo Stato si oppone a se stesso). Il periodo di distruzione del dibattito sulle autonomie e di elevazione dell’unità a tutti i costi a sacro obiettivo (politico e propagandistico) del Paese è stata la dittatura fascista, che infatti si era trincerata sulla lotta alle potenze straniere e sulla propaganda del passato.