A proposito dell’annuncio odierno del raggiungimento di una tappa importante verso uno sfruttamento pratico della fusione nucleare, Repubblica, il Corriere e La Stampa hanno pensato bene di informare i loro lettori deliziandoli con quella che posso solo definire come una compilation di minchiate. Non è volgarità: è una descrizione meramente tecnica dei fatti
Che poi, diciamola tutta:
siamo lontani dalla centrale a fusione - è stato ottenuto un notevole quantitativo di energia per un episodio di breve durata. Mica per nulla questo è un passo importante ma non risolutivo. L’obiettivo è sempre 20/30 anni più in là, esattamente come 20 o 30 anni fa.
Però è vero che prima di allora si diceva “50 anni” e quindi, tra un paio di rapidi balzi venti o trentennali i passi successivi potrebbero diventare a 10/15 anni, tipo che, se nel frattempo la speranza di vita dovesse diventare bicentenaria, forse qualche chance l’avremmo davvero di assistere di persona e scoprire se ci si fa la doccia calda grazie alla fusione o è stato soprattutto un bell’esplorare (che va anche bene) o un guerreggiare meglio (che va un po’ meno bene).