Secondo il capo della CIA a Roma, Lester Simpson, il fondatore di ENI, Enrico Mattei – scomparso in un incidente aereo non ancora del tutto chiarito nel 1962 – era un «fascista» che «pagò cinque milioni di lire a un comandante partigiano della Democrazia Cristiana per acquisire il rango di capo partigiano della Dc e generale della Resistenza nel CNL» e per questa ragione si opponeva agli interessi americani in Italia.