Nata a Pisa da una famiglia di ebrei piemontesi e cresciuta a Roma, Lia Levi è autrice di romanzi e di libri per l’infanzia. Ha cominciato da bambina, ai tempi delle leggi razziali, per cercare di capire cosa stava succedendo nel mondo.
Ho letto un solo suo romanzo, L’albergo della magnolia, che mi è piaciuto molto. Mi ero ripromessa di leggere altro, ma poi tra un libro e l’altro non mi è mai capitato. Ho l’impressione che non sia un’autrice molto letta, soprattutto per quanto riguarda i suoi romanzi per adultə, ed è un vero peccato, visti la sua bravura e lo sguardo lucido sull’attualità che dimostra in questa intervista, nonostante i suoi novant’anni.
@ailiphilia Sì, scrivere è un lavoro solitario. Mentre lavori, sei tu a decidere cosa scrivere, come scriverlo e quando finirlo. Ci possono essere momenti di brainstorming e di discussioni con i tuoi collaboratori, ma alla fine sei tu a prendere le decisioni su come scrivere il tuo pezzo. Anche nei casi in cui uno scrittore lavora su un progetto per conto di un’altra persona, alla fine è lui stesso a decidere come scriverlo. #scrivere